E alla fine una monoposto Ferrari ed un pilota italiano sono saliti sul podio, peccato non siano saliti insieme su quei gradini, ma che abbiano dovuto partecipare ognuno per conto sua alla cerimonia di chiusura. E' il caso di dirlo i vecchi tracciati (mixati con l'attuale regolamento) fanno succedere di tutto. Giancarlo Fisichella, da qualche anno alla Air Force India (piccola casa in Formula uno da qualche tempo ed adesso motorizzata Mercedes), ha dimostrato come gallina vecchia fa buon brodo. La sua esperienza ha consentito alla vettura di poter contare parecchio e di giungere al secondo posto conclusivo ad un solo secondo di distanza da Kimi Raikkonen, campione del mondo di Formula uno nella stagione 2007. Il finlandese ha approfittato di una partenza con i botti (Rubens Barrichello si è piantato sullo schieramento iniziale davanti a lui) per scavalcare diversi piloti ed iniziare ad inseguire immediatamente la leadership del Fisi. Alla quarta curva un testacoda di Jenson Button, su Brawn Gp, ha scombussolato i piani di tutte le casi mettendo fuori gioco una Toro Rosso, una Renault, se stesso e la Mc Laren Mercedes del campione del mondo in carica Lewis Hamilton. Tutti i piloti non hanno capito bene cosa sia successo, fatto sta che la safety car entra in pista per alcuni giri e la griglia totale si accorcia di parecchio. L'eliminazione della Mc Laren avvantaggia la Ferrari, specialmente grazie alla posizione di Heiki Kovalainen posizionato parecchio indietro e fuori dalla zona punti. Successivamente esce di scena anche Fernando Alonso, su Renault, a causa di alcuni problemi alla gomma sinistra per un contatto avvenuto alla prima curva del primo giro e di cui i tecnici si sono accorti solamente dopo la sosta ai box. Finale con il botto anche per Barrichello, già citato a proposito della partenza, che ha rotto il motore con la perdita di olio in pista. La vettura, nonostante i problemi, è riuscita a giungere sul traguardo ed a far guardagnare qualche piccolo punticino al brasiliano. Ultimo, nuovamente, il sostituto di Felipe Massa, Luca Badoer. Il pilota italiano girava costantemente tre secondi più lento dei migliori in pista e molto probabilmente verrà sostituito in gara dal prossimo Gran Premio, Monza, da parte del cavallino. Le ipotesi che girano nei paddock sono quelle di Fisichella, di Jarno Trulli (ritiratosi per problemi alla vettura) e di Alonso. Quest'ultimo potrebbe lasciare in anticipo la Renault di Flavio Briatore per correre con la Ferrari, visto che è accreditato come ferrarista per il prossimo anno. Dal canto suo gli uomini di Luca Cordero di Montezemolo non smentiscono e non confermano, limitandosi a dire che al Gran Premio di Monza ufficializzeranno i nominativi dei piloti per il prossimo anno. Staremo a vedere, ma intanto per l'eventuale sostituzione di Badoer noi puntiamo ancora su Michael Schumacher, come già detto in un altro post
Video Virali
30/08/09
29/08/09
“Schumacher al volante della Ferrari” parola di Domenicali
Il team principal Ferrari, Stefano Domenicali, ha annunciato al Times che nell’eventuale possibilità di schierare la terza monoposto sulla griglia di partenza questa sarà affidata a Michael Schumacher. L’annuncio desta scalpore, in quanto il pilota tedesco aveva rinunciato al grande ritorno per problemi al collo, dando il via libera a Luca Badoer (se il pilota italiano fallisce ancora potrebbe essere sostituito proprio dal tedesco, secondo me). Nell’intervista Domenicale annuncia: "E' vero, stiamo spingendo per questa novità. Se tutto è a posto, perché non rivedere Schumi su una delle nostre macchine?". Le piccole case potrebbero avere meno possibilità di vincere il mondiale costruttori in questa maniera, ma Domenicali a tal proposito ha voluto dichiarare: “Riteniamo che sia un vantaggio per la Formula 1 e che la soluzione migliore sia assicurare che le squadre più grandi abbiano 3 monoposto. E' ciò che la gente vuole. Con tutto il rispetto per le scuderie più piccole, il valore della Formula 1 è legato alla presenza di piloti validi, di personalità di spicco al volante di monoposto competitive di un grande marchio". Fonte: Repubblica
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DS3, Citroen invia le mail pubblicitarie su internet con poche informazioni tecniche e tante foto
Ho ricevuto nella giornata di ieri una mail dalla Citroen per la Ds3, auto che a me non disturba affatto, e mi aspettavo qualche promozione della prima ora oppure un sito internet con molti dettagli. Sinceramente sono rimasto abbastanza deluso, va bene la suspence, ma in Citroen credo che abbiano esagerato. Ho cliccato il link esposto nella mail e sono entrato in un sito internet apposito della DS3, c’erano diverse foto ed alcuni messaggi promozionali legati alle caratteristiche della vettura. Ho capito che ci saranno molti motori turbo, come d’altronde hanno fatto tutte le case automobilistiche da qualche mese a questa parte, e che la trasmissione a sei marce potrebbe essere utilizzata parecchio. Il resto mistero. Io voglio sapere i prezzi. E’ vero che sarà sotto la soglia della 500? Su questo mistero, dovremo aspettare il lancio. Ed io che dovrei anche comprare una vettura a breve potrei optare per qualche altra casa, seppure la Citroen DS3 mi ispiri parecchia sportività.
28/08/09
Formula 1, Ferrari - Schumacher sostituirà Badoer
Il nostro caro amico Luca Badoer non riesce a fare tempi decenti con la F60, purtroppo le pochissime prove e l’assenza dai circuiti da un decennio lo penalizzano molto e nell’immediato futuro potrebbe addirittura essere soppiantato da qualcun’altro. Tutto ciò è testimoniato anche nelle prove libere del circuito di Spa, circuito che apprezza tra l’altro. I tempi sono molto alti, nell’ordine di nove decimi più del penultimo e solamente nella giornata di domani si potrà sapere se ci saranno margini di miglioramento per lui. Non è colpa della vettura. Kimi Raikkonen ha fatto registrare il terzo tempo alle spalle dello straordinario Lewis Hamilton, su McLaren Mercedes. Se non dovesse prendere punti nemmeno per questa occasione potrebbe innescarsi il cambio di pilota sulla F60, visto che per Felipe Massa si prospettano tempi lunghi. Al momento i maggiori media nazionali ed internazionali puntano su Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e Robert Kubica. I primi due potrebbero chiudere la carriera in F1 sulla Ferrari, sogno di ogni pilota ed in particolare dei piloti italiani. L’ultimo potrebbe portare parecchi punti alla casa di Maranello, ma nell’immediato futuro potrebbe creare più di un problema alla casa di Luca Cordero di Montezemolo. Il polacco potrebbe non accontentarsi di un paio di gare, anche perché dovrebbe rescindere il contratto in essere con la Bmw, e chiedere di guidare la monoposto anche l’anno prossimo. A quel punto chi eliminare? Massa o Raikkonen? Insomma, sarebbe una scelta troppo onerosa. Io, visto che l’altra volta ci ho beccato di rimbalzo (avevo sostenuto Badoer dal primo momento ed è divenuto guida ufficiale dopo la debacle di Michael Schumacher), mi butto: sarà Schumacher. Svestirà i panni del super consulente e si infilerà nella monoposto per un paio di Gran Premi. Sarebbe un ottima iniziativa, collo permettendo. Eventuali punti mancati verrebbero più che compensati dal merchandising e dagli sponsor attuali. In secondo luogo la classe non è acqua. Chi mi dira: “Sei pazzo? Schumacher ha detto che non ce la faceva!” credo che debba rileggersi le dichiarazioni del pilota tedesco ai media. Michael ha dichiarato che per Valencia il collo non gli permetteva di gareggiare e su un possibile rientro nelle gare successive ha glissato… chissà che non lo vedremo la prima volta fra poche settimane (dopo un mese di terapia intensiva al collo).
27/08/09
Lancia Delta 1.4 Tjet 150cv Platino, gran bella macchina
Come già detto mi voglio dedicare un poco ad una buona recensione della Lancia Delta nelle sue varie versioni. Nella giornata di ieri mi sono dedicato alla Lancia Delta 1.4 turbo benzina 120 cavalli nell’allestimento Oro ed in quella attuale voglio mettere sulla brace la Lancia Delta 1.4 turbo benzina da 150 cavalli nell’Allestimento Platino. Ovviamente per quanto riguarda il design, la tecnologia, i problemi riscontrati e le opinioni Vi rimando al post precedente per evitare inutili duplicazioni (non mi piace faticare a doppio, perdonatemi!). Successivamente mi dedicherò anche alle versioni diesel, sia con la motorizzazione 1.6 da 120 cavalli sia nella motorizzazione 2.0 da 165 cavalli (in quel caso mi concentrerò solo sul comportamento stradale e sul motore, con rimandi per gli allestimenti e tutto il resto ai post precedenti).
Telaio e dimensioni
Per le doti telaistiche e per le dimensioni, vedi il post Lancia Delta 1.4 120 cavalli, un benzina con tanta coppia
Design e tecnologia
Per il design e la tecnologia dell’autovettura, vedi il post Lancia Delta 1.4 120 cavalli, un benzina con tanta coppia
Opinioni
Per tutte le opinioni raccolte in internet, vedi il post Lancia Delta 1.4 120 cavalli, un benzina con tanta coppia
Problemi rilevati in internet
Per i problemi rilevati in internet, vedi il post Lancia Delta 1.4 120 cavalli, un benzina con tanta coppia
Allestimento
La versione Platino eredita dalle precedenti versioni le seguenti caratteristiche: 6 airbag, fendinebbia, Absolute Handling System, impianto radio con lettore di CD e file MP3 con comandi al volante, bracciolo anteriore con vano refrigerato, sedile posteriore scorrevole e reclinabile, specchi retrovisori esterni elettrici, rivestimento sedili in pelle e Alcantara, volante e pomello cambio in pelle, modanature cromate ai cristalli laterali e bracciolo posteriore attrezzato. A tutto questo la versione Platino aggiunge il Tetto Gran Luce, la verniciatura bicolore (bellissima in tonalità bianco-nero), il clima bi-zona ed i cerchi in lega da 17”. Ovviamente il costo lievita abbastanza, tanto che la versione da 150 cavalli nell’allestimento Platino è di listino offerta a 26.251 euro (IPT esclusa.
Motore, trasmissione e prestazioni
Sul fronte della trasmissione c’è ben poco da aggiungere rispetto al precedente post. E’ lo stesso cambio a sei velocità, con prima e seconda supportate da una nuova tecnologia in grado di assicurare un ottima cambiata ed una silenziosità abbastanza elevata nell’utilizzo, mentre è stata apportata una modifica per quanto concerne la retromarcia (migliorando il sistema che evita di ingranare la retromarcia involontariamente). Il motore è lo step di potenza superiore del 1.4Tjet da 120 cavalli (derivato dalla vecchia piattaforma Fire della Fiat, sinonimo di affidabilità e di bassi consumi con discreti livelli di potenza), prevede quattro valvole per cilindro ed una coppia disponibile ai bassi regimi abbastanza corposa. Sui meri dati numerici possiamo dire che la massima potenza è data a 5500 giri al minuto (150 cavalli come nel titolo del post) mentre la coppia motrice raggiunge il picco a 2250 giri al minuto ed è di 206 Nm. Manutenzione programmata ogni 30000 chilometri senza tappe intermedie anche per questo motore, contribuendo ad abbassare di circa il 20% i costi di manutenzione dell’autovettura (oltre a diminuire di molto la scocciatura da parte degli utenti di doversi fermare in officina per alcune ore). Sul fronte delle pure prestazioni: velocità massima
210 km/h con 0-100km/h in 8,7 secondi. I consumi sono nell’ordine di: 9,2 litri nell’urbano, 5,7 litri nell’extraurbano e 7 litri nel misto ovviamente i dati sono per 100 chilometri. Un dato non dato precedentemente è la capacità del serbatoio: 58 litri (cosa che consente di fare circa 828 chilometri con un pieno di benzina, ovviamente stando ai dati dichiarati dalla casa, ma noi da buoni guidatori aggiungiamo almeno un 20% di consumo in più sul fronte reale e ciò ci fa pensare in una percorrenza massima di circa 662 chilometri con un pieno).
Opinioni sul motore
Io credo che sia un motore abbastanza onesto, sebbene la coppia poteva essere espressa ancora più in basso come avviene sul 120 cavalli, ma non ci si può lamentare. I consumi sono buoni per una vettura considerata abbastanza pesante ed il dato sull’accelerazione è convincente. Per avere di più sul fronte delle prestazioni si deve andare sul 1750Tbi da 200 cavalli introdotto di recente nell’allestimento Executive oppure sul biturbo diesel, ma lì parliamo di diesel. Se si vuole consumare qualcosa meno rimanendo a benzina o si opta per la conversione a Gpl oppure per 30 cavalli in meno (e qualche spicciolo risparmiato anche per l’acquisto della vettura), ma in qualche occasione la potenza massima potrebbe anche esservi utile. Buona scelta.
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26/08/09
Lancia Delta 1.4 Tjet 120 cavalli Oro, un benzina con tanta coppia
E’ venuto il momento di una mega recensione sulla Lancia Delta, la snob. Non sarà facile, ci dilungheremo sui motori e gli allestimenti ritenuti tra i più appetibili del grande pubblico. Ci sarà spazio per i due piccoli motori benzina, il 1.4 turbo da 120 e 150 cavalli, come per i due diesel, l’economo 1.6 da 120 cavalli ed il potente 2.0 Mjt da 165cv (per il momento tralascio la bestia del twin turbo 1.9). Ci sarà spazio per l’allestimento Oro e Platino. Insomma, ci daremo davvero da fare. Non sarà un post singolo, saranno più di uno, seguendo questo schema:
- Lancia Delta 1.4 Tjet 120 cavalli Oro, un benzina con tanta coppia;
- Lancia Delta 1.4 Tjet 150 cavalli Platino, gran bella macchina;
- Lancia Delta 1.6 Mjt 120 cavalli, per chi fa tanti chilometri e vuole spendere poco;
- Lancia Delta 2.0 Mjt 165 cavalli, il diesel che non fa rimpiangere i benzina.
In questo post particolare parleremo, come potete vedere il titolo, del 1.4 da 120 cavalli nella versione Oro. Ci soffermeremo sull’allestimento, sul motore (caratteristiche, capacità tecniche, consumi), sulla qualità costruttiva, sulla tenuta di strada e sulle opinioni scovate in internet. Il tutto verrà integrato, qualora vi fossero, dai commenti postati da Voi lettori, rendendo il post dinamico in funzione delle Vostre segnalazioni. Ebbene cominciamo:
Telaio e dimensioni
Il telaio dell’autovettura è derivato dalla Fiat Bravo, è semplicemente stato allungato. E’ un pianale ritenuto abbastanza flessibile nelle sue funzioni vitali dagli esperti, in grado di supportare diverse vetture disegnate su di esso e per questo molto utilizzato all’interno del gruppo Fiat. Oltre alla Delta (ricordiamo nuovamente che è il pianale C allungato) ed alla Fiat Bravo in futuro ci sarà anche la media dell’Alfa Romeo a calcare le orme stradali con lo stesso supporto (si tratta di un evoluzione, denominata all’interno del gruppo Fiat: C-Evo). Il pianale è molto moderno, competitivo con i diretti concorrenti ed alla sua prima generazione (solitamente simili pianali vengono utilizzati per circa un decennio all’interno dei gruppi automobilistici per poi essere sostituiti da evoluzioni o da nuove progettualizzazioni). Le dimensionis specifiche del corpo vettura sono le seguenti: 4,5 metri di lunghezza, 1,8 metri di larghezza e 1,5 metri di altezza. Insomma, dimensioni generose. Oltre 15 centimetri in più rispetto alla Bravo da cui deriva. E ciò consente ai passeggeri di poter usufruire di abbondante spazio per le gambe ed anche per la testa, cosa che forse potrebbe penalizzare un poco le prestazioni dinamiche per un eventuale rollio in curva (di cui ho letto alcune segnalazioni), ma si tratta di un auto votata all’eleganza e non alla sportività (come chiedere 40 centimetri per le gambe dei passeggeri posteriori su una Alfa). Dimensioni buone anche per il bagagliaio, grazie al divanetto scorrevole, tra un minimo di 380 litri ed un massimo di 485 litri. Abbastanza per un viaggetto in tre persone.
Design e tecnologia
Cosa sia passato per la testa ai designer torinesi al momento di fare la Delta non lo so, ma sinceramente rompe con i legami stilistici precedenti in maniera forte (solamente la seconda serie della Nuova Ypsilon le si avvicinano) e caratterizza verso il lusso economico (per quello vero bisogna andare sulle Maserati in casa Fiat) il marchio, sebbene nel suo Dna insistano ancora dei geni abbastanza corsaioli (vedi la vecchia Delta HF integrale per capire). Cosa sia il punto di forza della vettura non lo so, è un buon mix specialmente se presa in doppio colore (OPTIONAL ABBASTANZA COSTOSO ma ne vale la pena). Vista di lato, davanti e di dietro posso dire che mi sembra un armadillo, sperando di non essere profano. All’interno si è badato alla caratterizzazione peggio che fuori. All’esterno non si nota il minimo dettaglio della derivazione bravesca, ma all’interno qualche piccolo dettaglio economico è presente e l’occhio attento vi batte immediatamente (vedi alcuni pulsanti con plastiche abbastanza economiche). Nonostante ciò è una buona macchina. Credo possa fare concorrenza più ad una Renault Megane che ad una Volkswagen Golf per le sue caratteristiche e dimensioni, ma in Italia ha una discreta tenuta di vendite (all’estero il marchio diventa ogni anno meno conosciuto anche se gli intenti del gruppo sarebbe una penetrazione nei mercati “nuovi” per diecimila esemplari all’anno). Parliamo ora di tecnologia. E’ vera fiera nella Lancia Delta. Sistema Blue&Me sviluppato con la Microsoft, fari fendinebbia con funzione cornering (si accendono per meglio illuminare la traiettoria interna eseguita dal guidatore), porta USB/MP3, lettore di Sms (legge in vivavoce gli Sms senza dover prendere il cellulare, mica male come pensata), Istant Nav (nuovo tipo di navigatore al debutto in Fiat, su richiesta). Ammortizzatori a controllo elettronico attivo, servosterzo elettronico di nuova generazione, differenziale elettronico (non c’è il vero differenziale, è l’elettronica a simularne la presenza facendo trasferire la coppia motrice da una ruota all’altra), sistema di stabilità di nuova generazione. Insomma, non hanno scherzato in Fiat su questo punto.
Allestimento
Finalmente arriviamo all’allestimento, Oro per questo post. Sul fronte della sicurezza l’allestimento Oro eredita da quello Argento (la base) le seguenti caratteristiche: 6 airbag, fendinebbia e Absolute Handling System, climatizzatore manuale, l’impianto radio con lettore di CD e file MP3 con comandi al volante, bracciolo anteriore con vano refrigerato, sedile posteriore scorrevole e reclinabile e gli specchi retrovisori esterni elettrici. All’allestimento precedente aggiunge: cerchi in lega da 16″, sedili in pelle e Alcantara, volante e pomello cambio in pelle, modanature cromate dei cristalli laterali e il bracciolo posteriore attrezzato. E non è nemmeno la top di gamma!!!
Problemi rilevati in internet
Non ho rilevato grossi problemi alla Lancia Delta in internet. Si parla del sistema sospensivo ovvero della rumorosità delle boccole posteriori (cosa presente anche su alcuni modelli Alfa di generazione precedente, tra cui la mia 147 e si risolve con un maggiore ingrassaggio delle stesse e con un tipo di grasso migliore rispetto a quello usato di serie), ma dalle repliche lette non si denotano conferme a questo problema. Come già detto prima sono state rilevate diverse imperfezioni nei montaggi degli interni. Lo hanno notato in diversi, specialmente nella parte bassa della vettura. Forse hanno qualche operaio con mal di schiena, ma per una vettura così costosa anche i dettagli fanno la differenza.
Motore e prestazioni
Sul fronte del motore si deve dire che il 1.4Tjet offre una coppia elevata a bassi regimi. Ad appena 1750 giri offre la bellezza di 206Nm, non male per essere un diesel di così piccole dimensioni (praticamente in linea con il 1.3Mjet della FPT, Fiat Power Train). La potenza specifica viene erogata a 5000 giri al minuto, ovvero 120 cavalli. L’acceleratore è del tipo drive-by-wire ovvero non ha connessioni meccaniche con il motore, cosa che consente una totale gestione elettronica ed un abbattimento dei consumi specifici del motore. Inoltre, l’intervallo di manutenzione, grazie alle innovazioni motoristiche effettuate dalla Fiat Power Train, è sistemato a ogni 30000 chilometri senza bisogno di interventi tra un intervallo e l’altro. Insomma, fa perdere poco tempo per la manutenzione questa autovettura. Il consumo medio si attesta sui 6,6 litri ogni 100km, non male sebbene si tratti pur sempre di benzina e di dati dichiarati. Io posso dire che stiamo parlando di una autovettura abbastanza pesante per cui non aspettatevi il consumo di una citycar. Infine, sul comparto trasmissione la Delta ha portato sul mercato un nuovo tipo di cambio ottimizzato per lo sforzo e per le rotazione silenziosa. Sei le velocità selezionabili dal guidatore con la prima e seconda facilitate ed un nuovo dispositivo per impedire di innestare la retromarcia involontariamente. Per chi volesse provare sensazioni forti con questa vettura decida immediatamente per un altro motore, questo motore è fatto per consumare relativamente poco e soprattutto per dare un gran comfort nell’utilizzo quotidiano.
Opinioni
E’ una gran bella macchina. Personalmente ho letto che si corica abbastanza in curva sebbene la tenuta di strada sia eccezionale (e per forza, ci dovevano mettere qualcos’altro di elettronica per tenerla in strada). E’ insonorizzata abbastanza bene, ma è una di quelle vetture che piacciono o non piacciono. Io la accosto all’armadillo come animale, mi sembra proprio lui, ma a diverse persone non piace. In compenso non si può dire che non sia personale e personalizzabile. La Lancia ha accessori per tutti i gusti, colori per tutti i gusti, ma non piace a tutti i gusti. Come sempre vi chiedo di settare bene i vostri parametri di scelta. Non pretendete da un auto con passo allungato di avere la stessa reattività di una con il passo ristretto, oppure non chiedete a vetture con la vocazione del comfort di darvi l’adrenalina in pista. Ci riescono pure, ma non è la stessa cosa. A voi la scelta.
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Alfa Romeo 147, salviamola dall’estinzione!!!
Ormai manca poco all’entrata in vigore dell’ora 149, anche se molti si ostinano a chiamarla Milano (io non condivido il nome, erano meglio i numeri) e nonostante tutto qualche esemplare dell’Alfa 147 continua ad essere venduto. Ora dai commenti che leggo un poco qua, un poco là e che raccolgo anche per strada (sono un fortunato possessore della 147 common-rail 115 cv Distintive del 2003) ci sarebbe abbastanza materiale per salvarla dall’estinzione. Specie dopo che hanno deciso di salvare la Grande Punto vecchia serie (fra poco esce la Evo), la Punto (chiamata Classic), la Clio (chiamata Storia) e dopo che la Peugeot ha deciso di ripristinare il montaggio della 206, altro fortunato modello.
Visto che all’Alfa Romeo azzeccano in pieno un modello ogni quindici anni (e per sfortuna degli Alfisti insieme alla 147 era presente come vettura valida la 156 e dunque potrebbero aspettare 30 anni per un auto degna di questo nome) sarebbe il caso di farci un pensiero. Che ne so… visto che alla Fiat hanno fatto la Panda bis potrebbero pensare di chiamarla 147 WWF oppure 147 delfino (visto anche il nasone che si ritrova). Per renderla attuale basterebbe farla cigolare un pochetto di meno (non togliere del tutto i rumorini delle sospensioni perché uno ci è abituato) e rinfrescare un poco gli interni. Gli esterni possono anche rimanere quelli attuali, anche se preferisco la prima serie. Mi sa più di vintage. Salvatela!
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25/08/09
Seat Ibiza 1.4 TDI Style, costi di gestione ridotti e tanto rumore
Manca qualcosa per le strade italiane e sono le vetture della Seat, casa spagnola d a tempo nell’orbita Volkswagen. Le uniche che vedo frequentemente sono le Altea, piaciute molto al pubblico nostrano per il rapporto qualità-prezzo da far invidia a molte altre case e per la robustezza delle realizzazioni. La vera differenza in negativo la fa l’assenza delle Seat Ibiza, di cui solo recentemente inizio ad adocchiare qualche esemplare. Non la vecchia generazione, la nuova: quella che rappresenta un passo in avanti nell’arrow design della casa spagnola voluto da Walter De Silva e sviluppato da Luc Donckerwolke. Ce ne sono davvero poche in giro, colpa del design ritenuto troppo complesso per i gusti italiani sebbene le premesse a livello meccanico sono abbastanza buone. Come in precedenti occasioni vorrei raccogliere i commenti presenti in internet su un modello particolare in un allestimento ben definito e perciò in questa sede parleremo della Seat Ibiza Style con motore 1.4 diesel. Iniziamo subito
Meccanica e telaio
Sul fronte della qualità costruttiva non c’è da discutere, la Seat Ibiza è stata concepita sotto i migliori auspici ed inaugura il nuovo pianale per il segmento B del gruppo Volkswagen. Anche la Volkswagen Polo è stata sviluppata su questo pianale e la prossima generazione di Segmento B della Skoda nonché Audi dovrebbe incidere nello stesso settore (con cambiamenti fondamentali per tenere bene in testa le caratteristiche dei diversi brand). Assodato che il pianale è valido si deve dire che lo schema sospensivo prevede un McPherson all’anteriore con un interconnesso al posteriore. Le caratteristiche del marchio lo vogliono votato alla sportività di bassa gamma, dunque aspettatevi un assetto abbastanza rigido (specialmente con gomme ultraribassate tipo /45) ed una leggera tendenza al sottosterzo (complice la trazione anteriore). Sul fronte dei freni si hanno davanti dei dischi autoventilati ed al posteriore a tamburo, il tutto condito da ABS con EBV di serie su tutta la gamma. Scorrendo nei vari listini ed anche leggendo le varie opinioni in internet si nota come la Seat non abbia lesinato le dotazioni di sicurezza sulla sua piccola, ritenuta da sempre il fiore all’occhiello della gamma. I dati relativi alle dimensioni vedono un corpo vettura lungo 3,97 metri per una larghezza complessiva di 1,69 metri. Il passo (distanza tra il centro delle ruote anteriori ed il centro delle ruote posteriori) è di 2,46 metri. Da segnalare che la nuova scocca utilizza acciai ad alta resistenza che hanno consentito di abbattere il peso complessivo della vettura di quasi 50 chilogrammi rispetto alla precedente generazione sebbene siano aumentate di poco le dimensioni.
Motore e cambio
Al momento attuale sul 1.4 diesel non è possibile montare il cambio automatico e l’unica trasmissione disponibile è quella a cinque rapporti manuale conosciuta da tutti gli utilizzatori delle auto made in Volkswagen (Audi A2, Volkswagen Polo, Seat Ibiza precedente serie ed attuale, Skoda Fabia). Il motore offre testa e basamento in alluminio con soli tre cilindri a muovere la vettura. Iniezione diretta a due valvole per cilindro affidata all’iniettore-pompa sebbene la sostituzione di tali propulsori stia iniziando anche in casa Seat con i nuovi con iniezione common-rail. Il motore risulta abbastanza rumoroso, specialmente agli alti regimi ed a freddo, rispetto ai colleghi della stessa generazione (non mi piace mettere a paragone motori di una generazione precedente con le ultime evoluzioni, è troppo scontato che ci sono stati dei miglioramenti) con iniziezione common-rail. L’affidabilità ed i consumi ridotti sono i suoi punti di forza. La prima è garantita anche dai tagliandi dai chilometraggi ridotti (nell’ordine dei 15000 chilometri) mentre la seconda vede i consumi nell’ordine di 5,6 litri per 100 km nell’urbano, 3,6 nell’extraurbano e 4,3l/100km nel combinato (ricordiamo che si tratta sempre di dati dichiarati, dunque aggiungeteci almeno un 10, 20 percento in più per il dato reale). La potenza specifica è di 80 cavalli. Personalmente vi suggerisco di utilizzare la vettura in maniera molto soft perché il motore non è molto votato alla prestazione, vedete lo scatto 0-100km/h nell’ordine di 13,1 secondi (dichiarati dalla casa costruttrice) per capire. Molti lo scelgono per i bassi costi di esercizio, ma io vi suggerirei di passare al 1.6 Common-rail, più silenzioso ed anche più parco nei consumi oltre ad essere leggermente più prestante (complici i 10 cavalli in più). Sempre in tema di 1.6 common-rail, pare che presto il 1.9 iniettore-pompa verrà sostituito proprio con il 1.6 potenziato a 105 cavalli per abbassare il peso vetture e migliorare i consumi.
Allestimento
La vettura offre di serie: Cruise control, fari fendinebbia con funzione “cornering”, chiusura centralizzata, sedile guidatore regolabile in altezza e volante sia in altezza che in profondità. Io sinceramente mi sono fatto un paio di preventivi con le tabelle fornite online e devo dire che i prezzi degli optional non sono mica troppo alti, anzi in molti casi sono molto più bassi rispetto a quelli di case nazionali meglio conosciute. Inoltre, la qualità costruttiva della vettura è visibile a occhio nudo sebbene sia abbastanza minimalista (cosa che non dispiace a tutti).
Opinioni
Allo stato attuale credo che le vendite possano ancora decollare se la casa deciderà di sostituire velocemente tutti i propulsori (come peraltro sta iniziando a fare) con qualcuno più recente. Il 1.6 benzina equipaggia le Seat da almeno una decina di anni per non parlare dei motori aspirati più piccoli di cilindrata, ed il tempo inizia a farsi sentire. Altre case sono passate con successo ai motori turbo e la Volkswagen possiede un ottimo 1.4 quattro cilindri turbo 16 valvole in grado di dare il giusto brio sul fronte benzina. Cosa che ha iniziato a fare con le versioni più sportive, ma credo che il motore 1.2 TSI prossimo al debutto sulla Volkswagen Polo debba raggiungere presto anche l’ Ibiza per agevolarla nelle vendite. Sul fronte del diesel come già detto l’ errore più grosso è stato lanciare la vettura con il vecchio iniettore-pompa. Il Common-rail ha maggiori sviluppi, costa meno in manutenzione, consuma meno, fa meno rumore e tanto altro. Il 1.6 da 90 cavalli è il motore adatto a questa vettura. In futuro si parla di un motore più piccolo di cubatura con il frazionamento a 3 cilindri, ma per il momento è avvolto nel mistero. Infine, l’ infinita discussione sul design esterno. Il posteriore non piace a molti, l’ anteriore è passabile e le troppe linee della vista laterale fanno storcere il naso agli appassionati. Io penso: quando hanno inventato la ruota, non a tutti sarà piaciuta, ma poi tutti a cavalcarla…
Airbag, evoluzione e differenze tra i famosi cuscini di sicurezza
In internet si leggono tanti post sugli airbag, compagni inseparabili per molti automobilisti. Chi ritiene siano pericolosi, chi ritiene siano eccezionali, qualcuno dice: mi si è aperto a 30 orari per un graffio da nulla, altri si lamentano per la mancata esplosione. Ma il cuscino più famoso di tutti i tempi riserva evoluzioni e differenze meritevoli di considerazione da parte di tutti gli internauti, soprattutto se si è costretti a viaggiare tanto in lungo ed in largo.
Evoluzione
I famosi cuscini di sicurezza, dopo aver invaso praticamente ogni angolo dell’abitacolo (la Toyota iQ, se non erro, ne monta l'eccezionale cifra di dieci, compreso quello per il lunotto e per le ginocchia del guidatore) ora si inizia la sperimentazione per l’esterno dell’abitacolo.In Inghilterra si sperimentano i bag per i pedoni
Nel Regno Unito è stata avviata la sperimentazione di un airbag di grandi dimensioni a favore dei pedoni. Il dispositivo si gonfia sulla parte esterna del parabrezza, partendo dalla sua base (dove vi sono anche i tergicristalli), in pochi istanti. L'idea è che il pedone nel cadere sul vetro o sui tergicristalli in movimento può ricevere parecchi danni. Il cuscino li impedisce ed inoltre il suo scoppio fa sollevare anche il cofano motore (da quello che ho potuto leggere) in una angolazione migliore per accogliere la vittima. Stiamo parlando di sperimentazione, la produzione reale potrà avvenire dal 2012 in poi, come leggo su internet, e potrebbe consentire una diminuzione sostanziale dei danni subiti dai pedoni (fino a questo momento poco tutelati dai costruttori sebbene i severi crash test EuroNCAP abbiano effettuato un giro di vite a tal proposito).
La Mercedes sperimenta l'hull bag, il cuscino per il fondo della vettura
Anche la casa della stella punterebbe molto sugli airbag esterni ed avrebbe avviato la sperimentazione di alcuni dispositivi per il fondo vettura. La detonazione di questi airbag pochi attimi prima dell'incidente ed il loro attrito con l'asfalto consentirebbe molte migliorie. E' stato calcolato che la forza rallentante del cuscino sia pari ad almeno una dozzina di centrimetri di carrozzeria assorbente (di quelle che si accartocciano in maniera programmata) e potrebbe consentire di progettare automobili più corte nonché più leggere da parte degli ingegneri della casa, il tutto a parità di sicurezza. Inoltre, lo scoppio metterebbe il veicolo nell'assetto longitudinale migliore per un eventuale collissione. Durante la frenata, infatti, il muso solitamente si abbassa e gli scontri in queste condizioni non consentono alla carrozzeria di assorbire nel migliore dei modi la forza d'urto. L'air bag consentirebbe al veicolo di alzarsi di quel poco per impattare nelle condizioni migliori di sicurezza per entrambi i veicoli. Ricordo che è anche questo sperimentale ed occorrerà tempo prima di vedere tale dispositivo all'opera.
Differenze
In America gli airbag hanno le vitamine
Le differenze tra gli Stati Uniti e l’Europa non si limita ai consumi dichiarati di carburante, ma contiene diverse caratteristiche specifiche dei crash test (venuti alla ribalta con la trattativa Fiat-Chrysler). In America diversi stati non impogono l’uso delle cinture di sicurezza ai propri guidatori, mettendoli nella condizione di utilizzarle o meno. Obbliga, invece, i costruttori a prevedere degli airbag in grado di funzionare al meglio anche senza le cinture di sicurezza. Per questo motivo sono più robusti e funzionano più rapidamente dei colleghi europei. Io credo che anche questo dispositivo di legge debba essere copiato dall’Unione Europea, fermo restando l’obbligo delle cinture di sicurezza in Europa. Avere una maggiore sicurezza a bordo è sempre meglio che non averla, e poi molti costruttori europei esportano anche in USA. Dunque si troverebbero nelle condizioni di non dover apportare modifiche ai propri dispositivi, con relative economie di scala (parola molto nota a Sergio Marchionne)
Piccoli campioni crescono in Gp2: le promesse del futuro garantiscono più spettacolo della Formula uno
Devo dire la verità: sono un bloggaro di automobili a cui piace poco la Formula uno, preferisco la Moto GP. Meglio essere chiari da subito. La passione per le monoposto l’avevo da piccolo, quando correvano piloti come Alesi e Berger e quando un certo Schumacher era un pilota promettente sebbene non nel pieno della sua carriera. Quando i duelli di un tempo hanno segnato il passo con la tecnologia, l’aerodinamica e le tattiche in fase di qualifica ho iniziato a disertare la televisione per dedicarmi ad altro. La domenica guardo la Moto Gp e mi stupisco come stia divenendo sempre più una Formula uno a due ruote, vista la decandenza delle quattro ruote. Mi domando perché non prendano esempio dalle categorie più piccole, dove basta poco per correre e ci sono una caterva di sorpassi spumeggianti. La 125 è quella più divertente di tutte. Si passano in ogni situazione e ci sono almeno 40 piloti a gareggiare. Da quel che ne so: non costa neppure molto tenere un team mondiale in 125.
Ho paragonato questa cosa con la Formula uno e la sua serie cadetta: la Gp2. Un campionato nel 2005 per sostituire la vecchia F3000. L’idea è divertente. Tante piccole case costruttrici, piloti giovanissimi e voglia di sorpassarsi alle stelle. Ovviamente ci sono anche molti disastri, ma fortunatamente si corre su circuiti tarati per gli elevati standard della Formula uno e, dunque, il rischio c’è sebbene non sia troppo elevato. E poi i giovani piloti non sono mica così scarsi. Ho letto chi vi ha partecipato e sono: Heikki Kovalainen (attuale seconda guida Mc Laren), Lewis Hamilton (campione del mondo attuale), Nelson Piquet (adesso alla Renault), Nico Rosberg. Tutti in Formula uno adesso. Ho visto un paio di gare e mi sono divertito molto, peccato non facciano vedere anche le qualifiche sulla Rai (le trasmette solo Sky Sport). Un altro pianeta.
24/08/09
Finiti i contributi alla rottamazione Usa: per me non è stata una svolta nel segno dell’ecologia.
Ho letto su Omniauto che gli incentivi alla rottamazione negli Usa sono andati a ruba. Oltre 700mila vetture immatricolate in poco tempo e fondi esauriti con tre mesi di anticipo rispetto alle previsioni. Un risultato eccezionale che l’Amministrazione americana sponsorizza come passaggio all’ecologia degli Usa. Io non sono d’accordo. Il margine di miglioramento per ottenere i bunus governativi è di 4 miglia per gallone per il riconoscimento minimo e di più di 10 miglia per gallone per quello massimo (rispettivamente 3550 dollari e 4550 dollari) per quanto concerte le car (le auto). Sui light-trucks (i Suv da noi) il margine di miglioramento minimo è di sole 2 miglia per gallone per quello massimo di almeno 5 miglia per gallone. In più la base di partenza non è molto elevata. Si parla delle auto fino a 18 miglia per gallone ovvero 7,7 chilometri a litro per le auto da rottamare. Se si aggiungono due miglia per gallone nel caso dei Suv si ottengono le 20 miglia, per le auto sono 22 miglia (ovvero un consumo 9,35km/l). Sempre sulle auto con il miglioramento per ottenere il massimo del riconoscimento (10 miglia in più) si ottengono 28 miglia per gallone: solo 11,9 km per litro. Tradotto il miglioramento ambientale non è poi così significativo. Sopra questa cifra ci sono moltissimi bestioni. Il contribuente americano non ha fatto una scelta per l’ambientalismo: ha fatto una scelta per un auto nuova scontata con i soldi del fisco americano. Se si volevano cambiare veramente le abitudini dei cittadini americani in fatto di automobili bisognava imporre loro Suv che per ottenere il compenso minimo devono fare almeno 28 miglia per gallone ed automobili che fanno almeno i 15km/l. Allora si che le cose iniziano veramente a cambiare, soprattutto a livello produttivo, dove i grandi colossi si dovranno dare da fare per migliorare veramente le automobili americane.
Attenti al carrello, spot divertente della Mini in UK
I video pubblicitari della Mini sono degni dell’Oscar per la fantasia con cui vengono confezionati, su Carscoop, ho trovato questo video che voglio proporvi immediatamente e vede la Mini protagonista di un destrution derby in un piazzale di un centro commerciale con i carrelli della spesa. Ovviamente manovre al limite dell’impensabile ed una serie di slalom millimetrici sono al centro dell’attenzione di questo particolare video. Durata un solo minuto. GODETEVELO:
Porsche prossima all’aumento di produzione: il 50% in più nei prossimi anni
Questa notizia è degna di nota: la Porsche ha deciso di aumentare nei prossimi anni la sua produzione del 50%. Il piccolo costruttore di auto sportive continua la sua scalata verso il mezzo milione di esemplari prodotti all’anno, tutti ad alto valore aggiunto, decisa nell’ultimo decennio. Nonostante la crisi del comparto Suv, che soffre soprattutto per la recessione del mercato americano, la casa spera nei veicoli di prossimo debutto e di recente debutto. Automobili come la Panamera sono state fortemente reclamizzate presso tutti i media, tanto che ormai ogni particolare è conosciuto dall’intero globo ancor prima di varcare la soglia di un concessionario Porsche. La decisione desta ancor più clamore in seguito alla fusione con la Volkswagen decisa dai vertici tedeschi per compensare le perdite della Porsche (indebitata per oltre dieci miliardi di euro). Una simile decisione, infine, pare essere stata presa anche dalla General Motors, ma con percentuali decisamente inferiori.
Sostituire una lampadina all’auto: un impresa da veri titani.
Nella giornata di ieri ho parlato abbondantemente delle lampade ad incandescenza di prossimo pensionamento. La Commissione Europea le ha dichiarate troppo inefficienti, visto che solamente il 5 percento dell’energia consumata produce effettivamente luce a fronte del 95% di dispersione sotto forma di calore. Le mie domande, tutte visibili sotto questo post:
“E luce fu!”, la Commissione Europea manda in soffitta le lampade ad incandescenza domestiche: quelle per le automobili quando ci andranno? E se non ci andranno perché non le rendono più potenti ed efficienti, come standard?”, sono ancora valide e come promesso le sviluppo. In questo post mi voglio domandare perché sia divenuto così ostico cambiare una lampadina all’ auto. Recentemente ci ho provato con la mia Alfa 147, mi ci sono voluti 30 minuti per effettuare il cambio lampadina ed altri 15 per rimettere tutto apposto. La sede ove si devono togliere ed introdurre le lampadine è abbastanza piccola, in più ci sono dei gancetti per la chiusura ermetica che in un nulla si tolgono dalle loro sedi. Senza dimenticare che bisogna effettuare un operazione di precisione, visto che la luce delle lampadine deve andare in una precisa direzione come recita il Codice della Strada. Da quello che leggo su internet anche molte altre autovetture hanno questo problema, anzi si starebbe aggravanto. Le auto diventano più compatte e la sede ove alloggia il propulsore, il motore, è sempre più piccola. Dunque per inserire le lampadine in molti casi è necessario, addirittura, smontare l’ intero proiettore. Per chi non se lo sa fare da solo significa costi abbastanza ingenti per la manutenzione dell’ auto. Ora mi domando se non sia possibile trovare dei sistemi più semplici per introdurre le lampade alogene nella loro sede, visto che il Codice della Strada ci impone di tenerle praticamente sempre accese (le prossime autovetture avranno le luci di posizione di default sempre accese, cosa che sta facendo introdurre le cosiddette luci diurne frontali a led per molte case). O se le normative vigenti non possano imporre per lo meno una durata molto maggiore per i bulbi. Non dico troppo, ma almeno il doppio dovrebbe essere possibile. Ho fatto due calcoli: il mio elettrauto si prende 10 euro per la sostituzione della lampadina (compresa la lampadina) e per la correzione dell’ assetto fari 15 euro. E l’ Alfa non è neppure una delle più complicate. Chi viaggia circa 25-30mila chilometri all’ anno e non sa sostituirle deve mettere in acconto almeno una 50 di euro per la sostituzione annuale delle lampadine. MICA POCO. (Ps.: tra i commenti inserite le vostre peripezie nel sostituire una lampadina, sarebbe divertente capire quanto è diventato difficile. Il mio punto di riferimento con l’ Alfa 147 è stato la vecchia Fiat Uno di cui sono in possesso)Citroen svela la DS3 ufficiale, pochi i cambiamenti rispetto all’Inside (prototipo)
Sarà presentata ufficialmente a Francoforte, ma è da un pezzo finita nelle attenzioni della rete. Di internet. E’ la DS3, nuova celebrità dell’atelieur Citroen. Io, infatti, vorrei iniziare a definire in questo modo il carmaker francese, visto che si è indirizzato verso autovetture abbastanza tecnologiche con design avanguardistici. La casa del Double Chevron è divenuta in poco tempo da sinonimo di bombature a nozione di novità, a cominciare dalle varie serie Picasso (vedi C3, C4 e C5) a terminare proprio con la prossima gamma DS. La prima sarà la DS3 disponibile dalla prossima primavera e le cui immagini ufficiali sono state diffuse in internet a circa un mese dall’apertura del Salone di Francoforte, luogo ove avverrà la presentazione ufficiale. Rispetto alle anteprime vediamo alcune modifiche, quali il terminale di scarico doppio laterale ed il tetto divenuto più convezionale. Nonostante ciò la vettura sarà esternamente molto personalizzabile, con quattro colori per il tetto, specchietti retrovisori anche cromati o in tinta unita con la carrozzeria e cerchi in lega dal colore personalizzabile. All’interno ci saranno diverse personalizzazioni, ma la libertà di scelta è vincolata al DNA ricevuto dalla base: la C3 di nuova generazione. I prezzi non sono ancora conosciuti, ma si parla di costi di acquisto allineati a quelli della Fiat Cinquecento. Rispetto al Cinquino magico sarà leggermente più grande, vanterà cambi a sei marce per tutte le motorizzazioni e ben cinque propulsori diversi (dal 1.4 al 1.6 turbo benzina, più due diesel). Io sono ansioso di conoscerla in dettaglio, anche perché potrei essere anche interessato all’acquisto.
23/08/09
“E luce fu!”, la Commissione Europea manda in soffitta le lampade ad incandescenza domestiche: quelle per le automobili quando ci andranno? E se non ci andranno perché non le rendono più potenti ed efficienti, come standard?
Durante questo periodo di riposo estivo ho letto alcuni articoli su “Il Sole 24 ore”, quotidiano da me preferito per la sua autorevolezza e completezza nell’informazione (nonché per la poca politica presente sulle sue pagine, che non guasta mai) che riguardano il risparmio energetico e la competitività sui mercati internazionali. Più in particolare ho letto un articolo riguardante il prossimo pensionamento dei bulbi a incandescenza, per i profani “le classiche lampadine”. Si partirà con quelle da 100 watt per concludere con quelle più piccole nel 2016. Tutte dovranno essere sostituite con lampade a basso consumo energetico, maggiormente efficienti e con una durata maggiore. Leggevo che su cento parti di energia utilizzate da queste lampade solamente il 5 percento diviene luce, mentre il resto viene disperso in calore. Questo mi ha fatto riflette su diverse cose. Facendo un elenco:
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Quando pensioneranno le lampade ad incandescenza, alogene, per le autovetture?
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Quanto incidono le lampade ad incandescenza sull’inefficienza complessiva dell’auto? Specie ora che devono essere, praticamente, sempre accese?
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Quando si decideranno in Europa ad adattare la normativa vigente con quella degli Stati Uniti (dove le lampade delle auto hanno una luminosità maggiore e devono durare anche di più)?
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Se non ci sarà la sostituzione con le lampade a Led e ci sarà quella con le lampade allo Xeno, quando sarà il maggiore costo sulle autovetture?
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Un ultima domanda, penso interessante: ma perché è diventato così difficile cambiare una lampadina?
A tutte queste domande risponderò nella giornata di domani, proponendomi di inserire gli appositi link in questa pagina. Intanto voglio rispondere alla terza domanda, che viene risposta direttamente qui. E’ noto che la maggioranza delle vittime stradali non avviene nei centri urbani e non avviene neppure nelle autostrade bensì nelle strade extraurbane secondarie e principali: le statali, provinciali o regionali. Sono strade solitamente al buio, con i margini poco segnalati (o per niente segnalati), con il manto stradale mal ridotto, e con dei fossi profondi anche vari metri al bordo strada (cosa che desta pericolo per chi ci cade dentro e provoca in molti automobilisti la tendenza ad accentrarsi troppo sulla carreggiata, cosa pericolosa anch’essa). Insomma, sono una vera mannaia per chi deve percorrerle abitualmente in lungo ed in largo. Ora negli Stati Uniti hanno risposto parzialmente a questo problema imponendo delle lampade più potenti a bordo dei veicoli, con una maggiore luminosità specifica. Se non erro hanno imposto anche una maggiore durata come standard minimo per consentire la commercializzazione nel mercato americano. In Europa tutto questo non è ancora avvenuto. Viaggiamo su strade meno larghe di quelle americane, su auto più insicure (i crash test USA sono i più rigorosi in questo momento sul pianeta) e con luci meno potenti. L’eventuale pensionamento delle lampade ad incandescenza potrà consentire un rapido sviluppo della normativa affinché le auto europee possano vederci bene al buio? Ai Vostri commenti l’ardua risposta.
11/08/09
Schumacher non ce la fa, si riapre il toto pilota Ferrari: chi sostituirà adesso Massa? Alesi, Prost o Berger?
Doveva essere il grande rientro, uno di quei revival classici in cui tutti gli appassionati del settore si precipitano a dare il proprio tributo al Grande Campione del passato nuovamente al suo posto. Un qualcosa come la battaglia fornita da Mohammed Alì o da Mike Tyson, rientrati entrambi sul ring per ritrovare il titolo dopo averlo conseguito anni prima. Era un poco questo ciò che circondava Michael Schumacher, quarantenne pilota di Formula uno e superconsulente Ferrari da circa un annetto (al posto del beneamato Jean Todd). In poche ore i biglietti per il “concerto” sono andati a ruba, salvo non fare i conti con l’evoluzione dei tempi. Schumacher aveva subito un brutto incidente in motocicletta nei mesi scorsi e, quando non guidi un auto di Formula uno da un triennio, gli acciacchi si sentono tutti. Li aveva già avvertiti nella prima prova privata della F2007, ma il secondo test finale lo ha messo definitivamente KO. Il pilota, tramite un comunicato stampa diramato sul suo sito ufficiale, ha fatto sapere i motivi del precoce ritiro. Noi tutti a farci sogni erotici sulle possibilità del pilota, tra cui anche Ross Brawn, ed alla fine ci hanno fatto la sola. Chissà come l’avranno presa gli appassionati che hanno comprato i biglietti per vedere Schumacher, o come l’ha presa privatamente (dove nessuno lo può vedere) il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Ora bisogna trovare immediatamente un sostituto. Si riaffacciano le possibilità di Fernando Alonso, qualora la sua scuderia perdesse il ricorso dopo la squalifica subita all’Hungaroring, ma ci sono altri piloti pronti a gettarsi nella monoposto di Felipe Massa. Io credo nuovamente che la migliore scelta per la Ferrari sia sempre Luca Badoer. Finalmente, dopo tanti anni, un italiano guiderebbe la monoposto di Maranello, scusatemi se è poco. Che non sia il pluridecorato Schumacher che ci possiamo fare, ma sicuramente non costerà un milione di euro a gara. A meno che dalle parti della Ferrari non abbiano deciso di riesumare qualche altro grande vecchio: Berger, Alesì, Prost?
10/08/09
Siti amici links
In questa pagina voglio inserire tutti i siti amici del mio Auto in Corsia. Non posso più farlo direttamente in Home page perché stanno divenendo un poco tanti ed allora si necessita una pagina apposita del mio blog. Qualora vorreste essere inseriti in questa pagina fatene richiesta tramite il collegamento in fondo a tutte le pagine. In poche ore sono lieto di inserirVi in questa pagina qualora Voi abbiate fatto lo stesso con me. Il servizio si intende gratuito per ambo i lati. Vi ringrazio:
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Web Design Genova Creazione siti web, web design a genova
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imparziale su prestiti personali con: guide, news, recensioni e
confronti di prestiti e altri prodotti di credito al consumo.
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Informazioni gratuite sulle carte di pagamento quali: carta
credito revolving, carta di credito, debito.
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guide sulla salute, bellezza e benessere personale e di tutta la
famiglia.
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assicurazione rc auto, tariffa e confronti, sito web sempre aggiornato
ed imparziale.
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Mutuo Schede descrittive
e confronti su mutuo, mutuo prima casa e mutuo online. Informazioni
per una scelta consapevole del mutuo per la casa.
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Blog imparziale con guide ed informazioni sui prodotti di credito al
consumo come: prestiti, finanziamenti, leasing.
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Informazioni e news dal mondo della finanza, con consigli utili su come investire i propri soldi.
07/08/09
Velozzi Solo, il primo Suv a consumare meno degli scooter: 42,5 chilometri a litro (con un litro di benzina)
Mi è venuto quasi un infarto, non ci credevo: pensavo fosse uno scooter e, invece, è uno SUV. Di quelli grossi. Si tratta del Velozzi Solo, modello allo stato prototipale, ma le cui premesse sono adatte alla commercializzazione. Le sua capacità straordinaria è di fare le cento miglia con un gallone, pari a 2,35 litri per cento chilometri, pari a 42,5 chilometri con un litro. E' diesel, domandate?!? No, è un benzina... ho detto tutto!
Vabbè ho capito, volete i dettagli. Nel mio giro giornaliero tra i vari siti online per trovare qualcosa di interessante su cui scrivere il mio posto quotidiano incappo nell'autorevole Omniauto, che recensisce proprio questa straordinaria vettura. Il costruttore è americano, di Beverly Hills per la precisione, ed ha sostituito il motore a pistoni (la cui efficienza termica è di circa il 25-30 percento con tutte le attuali tecnologie) con un motore termico a turbina (la cui efficienza supera il 60 percento). Non ha finito qui, il motore a turbina serve solamente a ricaricare le batterie (data la sua capacità di girare a regimi costanti e di utilizzare al meglio il combustibile) nel momento di necessità mentre è il motore elettrico (forte della grande coppia disponibile da 0 giri al minuto e della sua efficienza energetica pari al 90%) a spingere la vettura. Una vera rivoluzione. Il prototipo prevede anche il recupero di energia con lo start&stop, la possibilità di ricaricare la vettura da una presa di corrente ed anche di generare energia elettrica per la propria abitazione. Mica male. Ora con il miglior impianto a gas una utilitaria spende circa 3,25 euro per percorrere 100 chilometri, qui con un Suv stiamo a 3,14 euro e non abbiamo neppure l'impianto a gas... Chissà se qualche produttore la metterà in vendita e quanto costerà (spero poco, come la Camaro in USA).
N.B. Leggo tra i commenti che già negli anni Novanta la Volvo provò un sistema del genere, ma la tecnologia dell'epoca non era matura, forse al giorno d'oggi ci siamo quasi.
Conversione Gpl, non conviene a tutti
Nella giornata di ieri avevo promesso ad uno dei miei lettori di fare un articolo sulle auto convertite a Gpl, ritenute da molte convenienti per gli ecoincentivi ed anche per il prezzo del carburante (sotto la soglia psicologica dell'euro). Oggi mantengo la promessa, sebbene in ritardo di 24 ore. Allora le auto a gas sono convenienti per chiunque percorra non troppa strada, non abbia problemi nel manutenere la propria vettura con una frequenza leggermente superiore ed abbia tempo per fare i rifornimento. Tralascio il dettaglio della presenza capillare dei distributori di Gpl per due motivi: la rete si sta estendendo (anche se spero cambino la legge che al momento obbliga i nuovi distributori a possedere una colonnina a Gpl o a metano, ma non obbliga i vecchi distributori a dotarsene in un determinato arco di tempo); e chi compra una vettura convertita a gas sa bene dove può riempire il ciambellone sotto casa.
Veniamo ora ai dettagli. Le auto a gas sono vetture convertite, ovvero non vanno solo a gas e l'impianto è stato montato su un motore tarato originariamente per la benzina (anche se le case stanno modificando i propri motori per alloggiare gli iniettori di gpl in maniera più semplice, rendendoli anche più efficienti). Il serbatoio solitamente è montato all'interno del vano "ruota di scorta", sostituendo quest'ultima con un kit di riparazione. Chi fa molti chilometri o non è coperto da un assicurazione che prevede l'assistenza stradale gratuita farebbe bene a sostituire le gomme con le più costose run flat, per evitare di rimanere a piedi in caso di emergenza e di pagare conti salati per il carro attrezzi (non sempre i kit sono capaci di riparare grossi squarci, riescono a riparare le bucature).
Il Gpl ha un potere calorifero, ovvero potenza di scoppio, minore della benzina, ed occorrono più litri per avere la stessa forza propulsiva. I consumi tra i due carburanti vengono compensati dal prezzo del Gpl, nettamente inferiore, e dagli ecoincentivi, che stanno facendo scegliere alle famiglie italiane le versioni convertite. Non tutti i motori possono montare questo tipo di impianto, alcuni sono molto delicati mentre altri possono montare l'impianto solamente in aftermarket (dopo l'acquisto) con incentivi alla conversione minori e con oneri abbastanza robusti (parlo di tempistica e non di prezzi, abbastanza bassi negli ultimi anni) per chi deve effettuare tale scelta. I motori più delicati in questo particolare procedimento sono sicuramente i motori I-Vtec della Honda, con la loro caratteristica fasatura variabile, ma grazie all'impiego di speciali additivi la conversione è possibile anche per loro. Consultate il libro bianco delle conversioni a Gpl prima di convertire la Vostra vettura, ne va dell'affidabilità.
Passiamo oltre. La manutenzione è leggermente superiore, come è caratteristico per qualsiasi sistema complesso. In ambito motoristico i motori benzina sono il massimo della semplicità, poi si sale con le conversioni a GPL e Metano, il diesel e l'ibrido elettrico. Più pezzi presenti nel cofano motore significa maggiore spesa al momento del tagliando ed anche al momento di sostituire i pezzi (specialmente se avanza la tecnologia).
L'ultimo dettaglio da prendere in considerazione è il tempo di rifornimento. Le stazioni di servizio di Gpl sono in progressivo aumento, ma la loro progressione è minore rispetto all'aumentare delle vendite. Code al momento di fare rifornimento sono abbastanza normali. Inoltre, il tempo medio per fare il pieno è intorno ai cinque minuti e passa, dunque chi non ha molto tempo da perdere (anche perché il serbatoio assicura massimo 350 chilometri solitamente) e percorre molti chilometri è sicuramente avvantaggiato da una versione diesel, che per il pieno impiega lo stesso tempo e non ci sono code solitamente alle colonnine. Inoltre, il tempo impiegato per il pieno è per un quantitativo superiore di carburante, con un potere calorifero superiore, dunque con un pieno di gasolio le autovetture fanno anche mille (1000) chilometri tranquillamente.
Ora i suggerimenti: ho sentito parlare molto bene dei motori ad iniezione liquida del Gpl. Il gas perde meno potere calorifero (è più denso) e lubrifica meglio le sedi valvole (soggette a precoce usura nei motori convertiti), ma non può essere montato su tutte le automobili. Informatevi se potete farlo, credo ne possa valere la pena per tanto che se ne parla bene.
In ultimo, valutate bene anche l'accessibilità ai pezzi di ricambio delle vostre auto. Se sono straniere impiegheranno più tempo a ricevere eventuali ricambi e questo potrebbe portarvi a disagi abbastanza forti (ma vale per tutte le auto straniere e non solo per quelle a Gpl)
06/08/09
Prezzi carburanti alle stelle, le associazioni protestano e intanto noi continuiamo a pagare. Il carburante all'anno per una Matiz costa il 23 percento del prezzo dell'auto comprata in Lombardia
L'ho detto l'altro giorno e lo ribadisco ancora: non c'è cosa che mi manda più in bestia degli aumenti sui carburanti il giorno prima di andare in vacanza. Fai i conti su quanti giorni puoi stare sotto l'ombrellone, su quanti caffè puoi prendere, pure se puoi comprarti il giornale con i pochi spicci che avanzano e poi arrivano i rincari sul prezzo della benzina a romperti il paniere con tutte le uova. E' osceno!
Come sempre le associazioni dei consumatori ringhiano, chiedono incontri, chiedono di rendere efficiente il sistema, chiedono sanzioni, multe e chi più ne ha più ne metta. Il povero consumatore-cittadino-pagatore delle tasse, per non scendere oltre in parole poco buone
, si trova a mettere mano al portafogli per pagare il carburante a prezzi superiori alla media europea ed anche alla media annuale. Per fortuna il peggio è passato. L'anno scorso mi è capitato di fare il pieno alla Fiat Uno di mio padre ad 1,61 euro al litro. Praticamente il pieno mi è costato oltre il 10 percento del valore attuale della mia autovettura... fatevi voi i calcoli.
Li voglio rifare sulla Chevrolet Matiz, una delle auto più economiche presenti sul mercato, pagabile 5900 euro con i contributi di Stato e 2900 euro nella Regione Lombardia. Ha come capienza del serbatoio 35 litri, è vuoto e lo riempio fino all'ultima goccia: fanno 46,9 euro (1,34 euro al litro di media nazionale, riferimento preso da prezzibenzina.it di oggi). Lo 0,79 percento del valore originario della vettura per chi la compra in Italia eccetto la Lombardia, in Lombardia è l'1,61 percento del valore originario della vettura a pieno. Ogni anno una vettura piccola di cilindrata a benzina percorre almeno 10.000 chilometri, la Chevrolet Matiz in questo arco di tempo consuma 500 litri di benzina (consumo combinato dichiarato dalla casa di 5l/100Km, ma il consumo reale è sempre un poco più alto) ovvero 670 euro all'anno, che sono: 11,35% del valore vettura originario in tutta Italia eccetto la Lombardia ed il 23,10 percento del prezzo vettura originario in Lombardia. Fatevi anche voi i calcoli sul consumo monetario generato dalla Vostra autovettura, postateli come commento a questo articolo. Ciao
Rolls-Royce Ghost, i fotografi beccano la versione di preproduzione
Ecco la nuova Rolls Royce Ghost come mamma Rolls l'ha fatta. Mancano solamente pochi dettagli alla lussuosa autovettura britannica per essere definita completa. I fotografi di Carscoop l'hanno immortalata sulle autostrade tedesche nelle prove di preproduzione. La sola mascherina frontale è ancora coperta, mentre il resto della vettura è come sarà nei prossimi mesi in vendita. La commercializzazione, infatti, avverrà dalla prossima stagione autunnale per il versante europeo, mentre per il resto del mondo se ne parlerà nel 2010.
I dettagli tecnici parlano di una vettura straordinariamente bella in tutti i particolari e prestante sotto il profilo motoristico, con un occhio anche all'ecologia. La Rolls Royce Ghost monta l'ultimo cambio automatico della ZF, quel cambio da otto rapporti conosciuto per aver equipaggiato anche le vetture BMW da qualche tempo e che promette un abbattimento dei consumi dell'otto per cento a fronte di peso e spazio occupati identici alla precedente versione a sei marce. Il motore, un V12 da 6,6 litri, produce la bellezza di 570 cavalli a 5250 giri al minuto e 780Nm a 1500 giri al minuto di coppia. Ricordiamo che è un motore benzina per chi non l'avesse ancora capito. Avrà sospensioni ad aria e sarà equipaggiata, sia all'anteriore sia al posteriore, con dei sistemi multilink in alluminio per abbattere il peso della vettura, come dichiarato dalla BMW proprietaria del marchio.
Fiat acquisisce Bertone, saranno salvaguardati i piani produttivi degli altri siti e l'occupazione dell'impianto torinese
Fiat acquisisce la storia carrozzeria Bertone dal Ministero dello Sviluppo Economico. Lo rende noto il quotidiano online La Repubblica nella sua sezione dedicata ai motori. Il mese scorso il Lingotto aveva presentato a sorpresa la propria offerta per gli impianti della Bertone, mettendo in subbuglio il mercato. Fiat Automobilies Group, infatti, negli ultimi mesi è particolarmente attiva sul fronte delle acquisizioni, avendo presentato offerta per il gruppo Chrysler (andata in porto con l'acquisizione dei marchi Chrysler, Dodge e Jeep nonché tutte le tecnologie sui motori benzina e sui motori ibridi elettrici sviluppati in collaborazione con Mercedes Benz), per la Opel (azienda controllata dalla General Motor. L'offerta non ha avuto il successo sperato), la sigla delle joint venture in India (con la Tata) ed in Cina (produzione e vendita in loco della Fiat Linea, Fiat Grande Punto ed altri modelli, esclusa la Fiat Panda plagiata in cina da una casa concorrente).
Sull'affare Bertone si è pronunciato il Ministro dello Sviluppo Economico, l'onorevole Claudio Scajola, che ha dichiarato: "La cessione a Fiat consente di garantire il futuro di uno stabilimento storico dell'industria piemontese. Il piano prevede, infatti, il riassorbimento di tutti i 1.137 dipendenti, che verranno gradualmente reinseriti nelle loro mansioni, e l'integrazione con la Chrysler per la produzione in Italia di alcuni modelli della Casa americana. Fiat ha inoltre precisato che le risorse che saranno investite nel rilancio della Bertone, pari a circa 150 milioni di euro nei prossimi tre anni, sono aggiuntive rispetto al piano industriale del Gruppo per l'Italia e non andranno, dunque, a deprimere gli investimenti negli altri siti produttivi nazionali". Le dichiarazioni del ministro sono importanti sotto diversi punti di vista. Il primo è che mette in chiaro le possibili vertenze su altri siti produttivi della Fiat in Italia, vedi Termini Imerese e Pomigliano D'Arco, che non dovrebbero essere toccate dal gruppo torinese. Il secondo è che parte della produzione Chrysler sarà presto in Italia, ma non nel sito di Pomigliano D'Arco, annoverato fino a qualche tempo addietro come possibile meta dei pianali Segmento D ed E della Chrysler su cui costruire anche le prossime berline medio-grandi e grandi dell'Alfa Romeo. Il terzo è che finalmente la Fiat investirà delle risorse in Italia, salvaguardando anche l'occupazione. Ora siamo in attesa dei commenti a caldo dell'amministratore delegato Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne.
Ecco cosa succede quando i cavalli in autostrada non sono solo quelli delle automobili
Ho trovato questo bellissimo filmato, pochi secondi di durata, su Carscoop e mi sento di condividerlo. E' troppo forte. Ecco cosa succede quando i cavalli in autostrada non sono solamente quelli delle automobili... mi verrebbe proprio da dire. Il filmato è stato registrato da un automobilista di passaggio, che ha visto i cavalli muoversi sulla corsia ad egli opposta, il tutto accade nello Stato di Israele, nel suo Nord, ed i danni sono davvero ingenti. Guardare per credere.
Renault ci riprova, dopo la Vel Satis ecco a voi la Safrane
Che le auto di rappresentanza siano divenute monopolio delle tedesche è noto a tutti. Sia negli Stati Uniti sia in Europa i Grandi della Terra preferiscono passeggiare nel silenzio ovattato del trittico Bmw – Mercedes – Audi, quando non possono permettersi gazzelle leggiadre di ben altro calibro (Porsche, Aston Martin, Maserati, Jaguar), ma per i costruttori generalisti (quelli che costruiscono dalle biciclette chiamate citycar ai camion chiamate Segmento E) è difficile mandare giù questa piccola ed ecco che, di tanto in tanto, ci provano a fare vetture lussuose per portare a casa qualche vettura venduta in quei segmenti a caro prezzo. E si a caro prezzo. Perché se un consumatore può permettersi cinque metri di vettura ad un prezzo accessibile è anche perché la casa madre spera di vendere quantitativi apprezzabili, salvo fare i conti successivamente. Che dire dell’esperienza Alfa Romeo con la 166? La vettura fu venduta praticamente solo in Italia, mentre all’estero le davano del "mastodonte". Perché non citare un altra Italia, la Lancia Phedra? Stesso pianale della 166, ma senza i tecnici dell'assetto di Arese la vettura fu praticamente il più clamoroso insuccesso commerciale della Lancia da venti anni a questa parte. La Fiat dal canto suo non ci prova proprio da anni ad entrare in quel settore (sebbene ogni tanto il pensiero ci va). Al giorno d'oggi altre marche generaliste ci stanno provando: la Volkswagen con la Phaeton, se non l'avete mai sentita nominare non avete paura perché è normale. E' il fac-simile dell'Audi A8, costruita in acciaio e non in alluminio. Guidare un auto per signori con il logo attaccato che dice auto del popolo non deve piacere un gran che, visto che è venduta pochissimo. Finiamo con le case francesi, a cui doveva andare direttamente l'articolo. La Renault ha deciso di ampliare la propria gamma con due vetture prese dalla controllata Samsung, casa sudcoreana. La SM3 sarà la versione 4 porte della Megane, sarà leggermente più lussuosa di questa e si posizionerà tra la Megane e la Laguna. La SM5 va a rimpiazzare il vuoto lasciato dalla Vel Satis, auto onesta per la verità anche se venduta con volumi abbastanza scarni almeno in Italia, e sarà superiore alla Laguna come gamma. L'ultimo mio parere può andare solo al paradosso: prima le vetture le esportavamo nei Paesi in via di sviluppo (vedi Golf seconda serie in vendita in Sud Africa per fare l'esempio) ora sono i Paesi in via di Sviluppo ad esportarli da noi (caso non nuovo, la Palio era nata per il Brasile e fu venduta pure in Italia).
Bmw studia il brand ecologico, a Francoforte le prime bozze
Come avevamo detto per la Mercedes qualche giorno addietro (Salone di Francoforte, Mercedes all’arrembaggio dell’ecosostenibilità), anche la Bmw ha deciso di sfidare il mondo dell’ecologia con una gamma a basse emissioni. Sarà come la divisione Motorsport (tutti conosciamo le mitiche BMW siglate con la M) ed avrà una gamma a se stante seppure totalmente integrata in quella della casa bavarese. Il nome di questo nuovo brand non è ancora conosciuto. Qualcuno vuole venga chiamata I-setta, ma credo che questo sia un nome da dare ad un nuovo marchio semmai e non ad un brand interno. Un eventuale brand interno non potrà essere siglato con le lettere i e d, codici rispettivamente per le versioni a benzina e per quelle a diesel della Bmw. Dovrà essere un nome la cui iniziale messa sul cofano distingua immediatamente le vetture ecologiche della Bmw. Ma quale? Non credo sia Rover, acquisita anni addietro dalla Bmw per i motivi sopra esposti e per le assonanze con la cinese Rower. E tantomeno la sigla Metro, la M cozzerebbe con Motorsport. Io credo che alla Bmw gatta ci cova e per le prossime versioni ecologiche ci potranno stupire (passare l’EfficientDynamic da versione a brand? una bella ED sul cofano non andrebbe mica tanto male…)
05/08/09
Stangata carburanti, alla prima coda arriva l’aumento estivo
Due cose mi fanno imbestialire del mondo automobilistico: i dati sui consumi delle automobili, a cui devo sempre aggiungere un buon 20% per considerarlo quasi reale; ed i prezzi dei carburanti. Mi ricordo, anni addietro, che mettevo la benzina dal distributore nel mio Piaggio Liberty e mi bastano sei sette mila lire per riempire totalmente il serbatoio. Mi sentivo ricco. Ora se non metto venti euro nel serbatoio della mia Alfa Romeo 147 mi sento poverissimo, anche perché starei sempre attaccato alla pompa di benzina. Ovviamente i consumi sono completamente diversi tra le due categorie, ma è cambiato soprattutto il prezzo dei carburanti. E come ogni buona stagione arriva la stangata di Agosto. Aumenti generalizzati di almeno 2 centesimi al litro per arrivare anche ai tre centesimi e passa. La verde vola a 1,33 mentre il diesel viaggia sui 1,16 euro (vi ricordo che questa è la media nazionale, se abitate in Campania un litro di verde dovete maggiorarlo mediamente di 5 centesimi al litro, stessa cosa per il gasolio). «I nuovi rialzi dei listini dei carburanti decisi dalle compagnie petrolifere portano oggi la verde a sfiorare quota 1,35 euro al litro, e aggraveranno la spesa delle famiglie in partenza per le vacanze» così hanno dichiarato le associazioni dei consumatori e, sinceramente, penso abbiano ragione.
Si dice che il prezzo del greggio vari a seconda della domanda mondiale, che è legata alla produzione globale: nel mese di agosto è vero si che viaggiano tante automobili, ma spiegatemi quale fabbrica rimane aperta in questo periodo??? (off post: arrabbiato e rammaricato monta una vela sulla sua 147 per viaggiare verso il mare)
Corsa al Gpl, dopo Hyundai-Kia anche Mazda pronta alla conversione
E’ una delle auto più vendute di sempre della casa giapponese, ma negli ultimi tempi è divenuta oggetto di culto per molti giovani automobilisti. Bassi consumi, grande qualità costruttiva, piccolo prezzo sono le chiavi di volta di un successo commerciale di portata mondiale. La vettura, infatti, ha anche ricevuto l’ambito premio di Auto dell’anno mondiale ed adesso si appresta a migliorare ancora le sue performance di vendita. Mancava all’appello, per completare la gamma, la versione a GPL e la casa giapponese, in periodo di forti ecoincentivi mondiali, non ha potuto esimersi dall’equipaggiare la Mazda Mazda2 con un evoluto serbatoio toroidale. Il prezzo è di 14.300 euro, ma grazie agli ecoincentivi può essere venduta allo stesso prezzo del benzina (12300 euro).
Marcedes BLS, le prime immagine confermano le anticipazioni
La Mercedes ha di recente annunciato di voler diminuire le emissioni medie dei propri marchi, a tal proposito vedi il post “Salone di Francoforte, Mercedes all’arrembaggio dell’ecosostenibilità”, e sicuramente con le vetture medie dovrà parecchio lavorare a tal fine. Il peso ed anche le forme aerodinamiche incidono molto sui consumi, nonché emissioni, finali dei modelli. Nel 2012 la casa della stella ha deciso di lanciare un modello al di sotto dell’attuale Mercedes CLS ovvero la Mercedes BLS. La vettura dovrebbe avere parti meccaniche provenienti dalle più piccole Classe A e Classe B (entrambe sono prossime ad un radicale cambiamento su cui si parla da tempo e dovrebbe prevedere anche l’eliminazione del pianale a sandwich) con motori di ridotta cubatura e ridotto peso per la motricità. La Mercedes BLS dovrebbe anche prevedere nel medio periodo (non si pensa al lancio) l’utilizzo delle tecnologie ibride più avanzate, mentre dal principio potrebbe avere anche il sistema Start&Stop ad equipaggiarla.
Alix Partner denuncia: gli incentivi stanno drogando il mercato, ci sveglieremo alla loro fine
Alix Partner pubblica un rapporto sull’automotive, visibile sulle pagine di Motori24, abbastanza eloquente della situazione europea. I produttori sono tutti pesantemente indebitati, tanto da calcolare almeno 1800 euro di perdite per veicolo prodotto (si vendono almeno una decina di milioni di veicoli l’anno nel Vecchio Continente) e pronostica una congiuntura difficile per i car-maker. La causa maggiore sarebbe «il facile accesso al credito a buon mercato di cui hanno goduto i consumatori negli anni scorsi. Se in periodi precedenti le vendite di automobili seguivano l'andamento dei Pil, dal 2002 tutto é cambiato con l'avvento della cosiddetta «era del denaro a buon mercato». In questi ultimi anni, i produttori di automobili hanno continuato a vendere in Europa oltre 14 milioni di automobili all'anno, creando un eccesso di saturazione del mercato finanziato dal credito».
La parte che a me interessa di più è quella sugli incentivi, per la quale ho pubblicato un post nella giornata di ieri a cui tengo abbastanza (Aumentano le vendite in Italia…). Alix Parner ha dichiarato che gli Stati stanno drogando il mercato con un ulteriore iniezione di moneta facile per i consumatori. «Il momento della verità arriverà quando gli incentivi termineranno». Gli analisti su questa analisi hanno stilato un rapporto concreto su quello che potrebbe succede. La crisi di sovracapacità produttiva porterà ad un consolidamento del mercato attraverso il processo di acquisizione da parte dei gruppi maggiormente flessibili, capaci di abbassare rapidamente la propria elevata capacità all’andamento della domanda, come aveva predetto lo stesso Marchionne mesi or sono.
04/08/09
Aumentano le vendite in Italia. Gli incentivi funzionano, ma per me rivelano dati allarmanti: mercato saturo, famiglie più povere e polarizzazione delle vendite (Suv contro citycar)
Migliorano le condizioni del mercato automobilistico italiano, ma è solamente grazie agli ecoincentivi alla rottamazione. Il dato viene fornito dall’Aci (Automobil Club Italiano) e vede un aumento dello 0,59% rispetto allo scorso mese di giugno (sono stati immatricolati: 113.447 automobili). Nelle prossime ore andremo nel dettaglio del dato, guardando i vari segmenti ed anche le varie marche (sono quasi sicuro che la Fiat ha aumentato ancora la propria quota di mercato), ma al momento mi sento di dire che la condizione economica italiana è abbastanza debole. Nel mese di luglio scorso, secondo i primi dati forniti dall’Aci, l’acquisto della vettura è seguito dalla rottamazione di un veicolo vecchio per il 91% dei casi. Il mio pensiero è questo: molti rottamano il proprio veicolo vecchio e prendono una vettura nuova, preferibilmente convertita a gas; pochi sono coloro i quali non hanno, non possono o non vogliono rottamare la propria vettura per sostituirla con una nuova; pochi sono coloro i quali prendono un auto convertita a gas senza rottamare la propria autovettura. Insomma, gli italiani non si sono convertiti ad uno spirito ecologista se le cose stanno in questi termini, ma dimostrano ancora una volta come l’interesse della tasca prevalga su qualunque altra cosa. Infatti, rottamare la propria vettura e prendere una vettura a metano (omologata direttamente dalla casa) conviene: si risparmiano 5mila euro e costa meno il metano rispetto alla benzina. Per il Gpl si parla di un massimale di 3500 euro per le vetture più ecologiche. 5.000 sono gli euro massimali che possono essere risparmiati da parte di chi sceglie una vettura ibrida elettrica.
Se poi si va a vedere quali auto vengono rottamate in favore di quali vengono comprare credo proprio che se ne vedrebbero delle belle. La maggioranza rottama autovetture grosse, con grandi consumi sebbene abbastanza sicure nonostante l’età (stiamo parlando di autovetture costruite fino al 31 dicembre 1999), visto che a maggiori dimensioni corrisponde relativamente una maggiore sicurezza. In cambio si prendono autovetture munite di parecchi airbag ed anche di controllo della stabilità (quasi una su due in Italia), ma più piccole e più leggere. Il downsizing delle vetture da un lato e l’aumento della circolazione delle vetture Suv e fuoristrada (quelle che chiamano “truck” in America), a scapito delle vetture medie e medio-grandi, potrebbe portare a problemi nuovi in Europa. Le normative in fatto di sicurezza vengono aggiornate solamente in base all’evoluzione delle statistiche sugli incidenti stradali, dunque ci dovranno essere molti morti e feriti prima che si cambino le normative, se questo è il principio. Luoghi come il posteriore delle autovetture al momento sono vulnerabili agli impatti, figuriamoci quello delle vetture piccole.
Concludendo, e penso di ritornarci in altri post: le famiglie italiane si sono impoverite ed il mercato italiano è saturo di automobili; il cambiamento dei gusti nei consumi ci porterà ad una polarizzazione delle automobili circolanti con problemi di gestione della circolazione e della salvaguardia nuovi a cui si deve porre rimedio prima che ci siano troppe vittime in mezzo alle strade.
Salone di Tokyo, Lexus pronta a lanciare il nuovo V10 da 4,8 litri
Il Salone di Tokyo è uno degli appuntamenti più importanti del settore automotive in tutto il mondo e, sebbene il declino imposto dalla crisi economica globale in atto, è sempre un appuntamento da non perdere. In esso vengono mostrate le novità in campo tecnologico da parte delle varie case mondiali, a partire da quelle giapponesi per terminare con quelle europee. Quest’anno, tra disdette e conferme dell’ultimo minuto, dovrebbero esserci alcune conferme in ambito motoristico per me interessanti. Leggevo, infatti, su 7tune, che la Lexus ha intenzione di presentare in quell’occasione il suo nuovo propulsore V10 da 4,8 litri di cilindrata denominato 1LR-GEU. La Lexus, branca di lusso della nota Toyota, ha lesinato molto in dettagli e l’unica cosa conosciuta al momento è la potenza specifica di 550PS. Il motore è l’erede dell’attuale V10 di pari cilindrata e dovrebbe diminuire sia i consumi generali del propulsore sia migliorare la fruibilità dello stesso.
Williams, Toro Rosso e Red Bull contrarie alle prove di Schumacher sulla F60, ma intanto a Valencia è già tutto esaurito
Avere un nome certe volte non basta. E’ il caso di Michael Schumacher, pilota di Formula 1 ritornato per sostituire l’infortunato Felipe Massa (vedi tra gli articoli correlati quelli inerenti l’incidente all’Hungaroring), che vorrebbe provare la vettura dell’anno attuale, ma non può farlo per il regolamento in essere. La Ferrari dal canto suo ha tentato una scappatoio, una deroga per il grande campione sebbene si sia dovuta scontrare con il parere sfavorevole della Williams in primo luogo e poi con l’accoppiata Toro Rosso – Redbull. Per la prima si parla di ostilità aperta con il cavallino mentre per le altre due si tratta per rispetto nei confronti del proprio pilota sostituto, che per l’appunto non ha potuto testare la vettura dell’anno in corso. Dunque, Schumacher potrà provare la nuova vettura solamente a Valencia, in occasione delle prove libere del Gran Premio di Spagna. Per il momento si dovrà accontentare della F2007 presa in prestito da un appassionato (l’aveva acquistata a seguito della vittoria del campionato del mondo da parte di Kimi Raikkonen).
Sul fronte notizie mediche Felipe Massa si è trasferito in Brasile, dove verrà sottoposto ad una due giorni di accertamenti medici per poi ritornare alla propria abitazione ove trascorrerà la degenza. Le sue condizioni di salute appaiono buone, nonostante la testa riporti i traumi dell’incidente stradale avvenuto nel Gran Premio di Ungheria.
L’ultima novità proviene da Valencia, dove il pubblico ha gradito il ritorno di Schumacher e si preannuncia un tutto esaurito per la prossima gara. Nessuno vuole perdersi il grande campione al volante. Ora, ripeto la mia domanda: se vincerà cosa dirà Raikkonen (reduce da una figuraccia nel Gran Premio rallistico di Finlandia) e se perderà le colpe andranno tutte alla vettura? Ovviamente, il pilota è anziano, ma da uno che si chiama Michael Schumacher ci si aspetta sempre il massimo.