Che le auto di rappresentanza siano divenute monopolio delle tedesche è noto a tutti. Sia negli Stati Uniti sia in Europa i Grandi della Terra preferiscono passeggiare nel silenzio ovattato del trittico Bmw – Mercedes – Audi, quando non possono permettersi gazzelle leggiadre di ben altro calibro (Porsche, Aston Martin, Maserati, Jaguar), ma per i costruttori generalisti (quelli che costruiscono dalle biciclette chiamate citycar ai camion chiamate Segmento E) è difficile mandare giù questa piccola ed ecco che, di tanto in tanto, ci provano a fare vetture lussuose per portare a casa qualche vettura venduta in quei segmenti a caro prezzo. E si a caro prezzo. Perché se un consumatore può permettersi cinque metri di vettura ad un prezzo accessibile è anche perché la casa madre spera di vendere quantitativi apprezzabili, salvo fare i conti successivamente. Che dire dell’esperienza Alfa Romeo con la 166? La vettura fu venduta praticamente solo in Italia, mentre all’estero le davano del "mastodonte". Perché non citare un altra Italia, la Lancia Phedra? Stesso pianale della 166, ma senza i tecnici dell'assetto di Arese la vettura fu praticamente il più clamoroso insuccesso commerciale della Lancia da venti anni a questa parte. La Fiat dal canto suo non ci prova proprio da anni ad entrare in quel settore (sebbene ogni tanto il pensiero ci va). Al giorno d'oggi altre marche generaliste ci stanno provando: la Volkswagen con la Phaeton, se non l'avete mai sentita nominare non avete paura perché è normale. E' il fac-simile dell'Audi A8, costruita in acciaio e non in alluminio. Guidare un auto per signori con il logo attaccato che dice auto del popolo non deve piacere un gran che, visto che è venduta pochissimo. Finiamo con le case francesi, a cui doveva andare direttamente l'articolo. La Renault ha deciso di ampliare la propria gamma con due vetture prese dalla controllata Samsung, casa sudcoreana. La SM3 sarà la versione 4 porte della Megane, sarà leggermente più lussuosa di questa e si posizionerà tra la Megane e la Laguna. La SM5 va a rimpiazzare il vuoto lasciato dalla Vel Satis, auto onesta per la verità anche se venduta con volumi abbastanza scarni almeno in Italia, e sarà superiore alla Laguna come gamma. L'ultimo mio parere può andare solo al paradosso: prima le vetture le esportavamo nei Paesi in via di sviluppo (vedi Golf seconda serie in vendita in Sud Africa per fare l'esempio) ora sono i Paesi in via di Sviluppo ad esportarli da noi (caso non nuovo, la Palio era nata per il Brasile e fu venduta pure in Italia).
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