Alix Partner pubblica un rapporto sull’automotive, visibile sulle pagine di Motori24, abbastanza eloquente della situazione europea. I produttori sono tutti pesantemente indebitati, tanto da calcolare almeno 1800 euro di perdite per veicolo prodotto (si vendono almeno una decina di milioni di veicoli l’anno nel Vecchio Continente) e pronostica una congiuntura difficile per i car-maker. La causa maggiore sarebbe «il facile accesso al credito a buon mercato di cui hanno goduto i consumatori negli anni scorsi. Se in periodi precedenti le vendite di automobili seguivano l'andamento dei Pil, dal 2002 tutto é cambiato con l'avvento della cosiddetta «era del denaro a buon mercato». In questi ultimi anni, i produttori di automobili hanno continuato a vendere in Europa oltre 14 milioni di automobili all'anno, creando un eccesso di saturazione del mercato finanziato dal credito».
La parte che a me interessa di più è quella sugli incentivi, per la quale ho pubblicato un post nella giornata di ieri a cui tengo abbastanza (Aumentano le vendite in Italia…). Alix Parner ha dichiarato che gli Stati stanno drogando il mercato con un ulteriore iniezione di moneta facile per i consumatori. «Il momento della verità arriverà quando gli incentivi termineranno». Gli analisti su questa analisi hanno stilato un rapporto concreto su quello che potrebbe succede. La crisi di sovracapacità produttiva porterà ad un consolidamento del mercato attraverso il processo di acquisizione da parte dei gruppi maggiormente flessibili, capaci di abbassare rapidamente la propria elevata capacità all’andamento della domanda, come aveva predetto lo stesso Marchionne mesi or sono.
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