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24/08/09

Finiti i contributi alla rottamazione Usa: per me non è stata una svolta nel segno dell’ecologia.

parcheggio Ho letto su Omniauto che gli incentivi alla rottamazione negli Usa sono andati a ruba. Oltre 700mila vetture immatricolate in poco tempo e fondi esauriti con tre mesi di anticipo rispetto alle previsioni. Un risultato eccezionale che l’Amministrazione americana sponsorizza come passaggio all’ecologia degli Usa. Io non sono d’accordo. Il margine di miglioramento per ottenere i bunus governativi è di 4 miglia per gallone per il riconoscimento minimo e di più di 10 miglia per gallone per quello massimo (rispettivamente 3550 dollari e 4550 dollari) per quanto concerte le car (le auto). Sui light-trucks (i Suv da noi) il margine di miglioramento minimo è di sole 2 miglia per gallone per quello massimo di almeno 5 miglia per gallone. In più la base di partenza non è molto elevata. Si parla delle auto fino a 18 miglia per gallone ovvero 7,7 chilometri a litro per le auto da rottamare. Se si aggiungono due miglia per gallone nel caso dei Suv si ottengono le 20 miglia, per le auto sono 22 miglia (ovvero un consumo 9,35km/l). Sempre sulle auto con il miglioramento per ottenere il massimo del riconoscimento (10 miglia in più) si ottengono 28 miglia per gallone: solo 11,9 km per litro. Tradotto il miglioramento ambientale non è poi così significativo. Sopra questa cifra ci sono moltissimi bestioni. Il contribuente americano non ha fatto una scelta per l’ambientalismo: ha fatto una scelta per un auto nuova scontata con i soldi del fisco americano. Se si volevano cambiare veramente le abitudini dei cittadini americani in fatto di automobili bisognava imporre loro Suv che per ottenere il compenso minimo devono fare almeno 28 miglia per gallone ed automobili che fanno almeno i 15km/l. Allora si che le cose iniziano veramente a cambiare, soprattutto a livello produttivo, dove i grandi colossi si dovranno dare da fare per migliorare veramente le automobili americane.

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