Leggo sui maggiori quotidiani nazionali, versione online, che il Passante di Mestre è andato in tilt alla sua prima prova. Ebbene, sono veramente dispiaciuto da bloggaro di leggere una simile notizia, in quanto sono stati spesi tantissimi soldi con la promessa di evitare code chilometriche per il blocco della tangenziale di Venezia. Invece, si era semplicemente spostato il problema. Leggo, infatti, che l'Anas avrebbe individuato nell'effetto novità, nel mancato aggiornamento dei navigatori satellitari e soprattutto sulla necessità di ampliare al più presto la Venezia-Trieste (tratto autostradale a due corsie) i problemi. La situazione per me sarebbe questa. Prima il traffico proveniente da Sud e da Ovest (compresi i grandi centri del Nord) si incanalava sulla tangenziale di Venezia (a due corsie, se non erro) per poi immettersi sulla Venezia-Trieste, anch'essa a due corsie. Molti, con gli anni, hanno iniziato ad evitare questo giro, colpa il frequente traffico e le code chilometriche. In poche parole il tappo maggiore avveniva a monte ed includeva le auto con destinazione Venezia. Ora dal flusso veicolare sono state escluse le auto con provenienza Venezia, perché loro continuano ad usufruire della tangenziale, mentre per tutte le altre autovetture è disponibile il passante di Mestre. Su quest'ultimo fronte io credo ci sia un però. Le auto che hanno iniziato ad evitare la tangenziale di Venezia potrebbero aver ripreso a frequentare l'autostrada, passando proprio per il passante, e si devono aggiungere anche quei automobilisti che hanno sempre evitato il Nord Est italiano proprio per le croniche carenze autostradali. Insomma, l'effetto tappo, una volta presente a valle di Venezia, adesso si è presentato a monte ovvero all'imbocco dell'autostrada A4 dove le corsie si riducono a due. Un bel problema, visto che l'ampliamento previsto a tre corsie si trova solamente al primo lotto, come ho potuto leggere sul Corriere della Sera
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