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12/07/09

Mantide Bertone, da sogno a realtà (per uno solo)

I preparatori solitamente giochicchiano con le parti delle automobili di serie. Tolgono peso, irrigidiscono la scossa, aumentano la deportanza, qualche gonnellina, un cambio speciale ed una bella rimappata (in molti casi gli interventi sul motore sono anche più seri) per ottenere quei cavalli in più. E via.
La Bertone, invece, è partita toma toma. Si è fatta la show-car rivoluzionando una Corvette ZR1, che già di suo non era male a livello di prestazioni. Le ha tolto un centinaio di chilogrammi, ha aumentato di parecchio la deportanza, riuscendo anche a diminuire del 25% il carico aereodinamico. Poi l'escalation.
Prima doveva essere una vettura SOLO per gli show, serviva a presentare la carrozzeria italiana nel mondo. Poi ci hanno pensato sopra, perché non farne una ONE-OFF e dopo varie elaborazioni si cerca qualcuno per testarla sul mitico RING, il Nurburgring (spero di averlo scritto bene). Mica per farsi un giretto "tranquillo", ma per battere il record della Corvette da cui deriva. Credo ci riusciranno, a patto di trovare un tizio capace di farla viaggiare al limite per tutto il percorso. Si devono battere i 7'22". Un bel tempino.
Il pilota dovrebbe essere Dan Watkins, ovvero colui che l'ha richiesta. Un eventuale record al Ring farebbe schizzare il valore della vettura alle stelle. Mica male come pensata da fare?
La fonte di queste informazioni è il sito Autoblog
di cui citiamo la fonte per correttezza. Ora veniamo a noi. Non sarà la stessa cosa, ma la storia della Mantide mi affascina. Vedrei bene in questo ruolo anche altre macchine da commercializzare assolutamente. Si dovrebbe aver coraggio nelle proprie scelte imprenditoriali, in molte occasioni valgono la pena.
Che dire dell'esempio della Trepiùuno? Ve la ricordate? Chi non la conosce e possiede una Fiat 500 nuova sapesse che è pressappoco la Trepiùuno presentata diversi anni prima e di cui i patron della Fiat non volevano saperne di commercializzarla (almeno così si disse). Per non dire di altre migliaia di esempi di successo. Ci sono stati, per carità, casi di clamoroso insuccesso a seguito della messa in commercio, ma fa parte del "rischio imprenditoriale".
Ora da appassionato vorrei tanto vedere una storia del genere anche per la Fulvia coupé della Lancia, anche nella sua variante scoperta. Così come per la commercializzazione della Linea in Italia. Questo per quanto riguarda la nostra casa automobilistica maggiore, poi per gli stranieri non voglio neppure parlare.

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