
Sul primo fronte si annovera una messa su strada di oltre 1.100.000 veicoli al mese per l'ex Celeste impero, una cifra da ridicolarizzare gli Stati Uniti d'America sullo stesso fronte e da mettere a rischio il record a stelle e strisce costruito in anni di dure immatricolazioni. Mai fino a questo momento una nazione avrebbe sperato di superare gli americani in quanto a motorizzazioni. Ciò è accaduto sistematicamente nei primi sei mesi dell'anno, portando la Cina al primo posto nelle vendite mondiali.
Il secondo aspetto è legato alla impermeabilità del mercato cinese, fatto di produttori locali e di forti joint-venture tra produttori esteri e produttori locali per la commercializzazione in loco. Non si può pensare di vendere quantità apprezzabili di vetture senza almeno un impianto produttivo in loco. Ciò a fronte dei costi di importazione ed anche per le regole dettate da Pechino. Una contraddizione forte in termini di World trade organizzation e globalizzazione dei mercati mondiali (pensare che alcune delle vetture più apprezzate ed economiche in Europa vengono importate dalla Corea del Sud è qualcosa di incommensurabile con la loro realtà).
Il terzo aspetto è una domanda a cui vorrei chiedere la risposta a Voi cibernauti: la Cina vende sicuramente di più, ma in termini di valori reali del mercato cinese in confronto a quello americano come stiamo messi?
Gli americani acquistano mediamente auto da due tonnellate l'una ultra accessoriate (oltre ad essere assurdamente inquinanti per i forti consumi) mentre la Cina usa prevalentemente vetture leggere, più piccole ed economiche di quelle USA. In termini di valori di mercato, quale conviene di più?
L'ultimo è quello che vede la Buick come marca estera più venduta in Cina, ovvero un marchio a stelle e strisce.
Ispirazione tratta dal post pubblicato su Autoblog
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