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21/01/10

Ibrido auto, ma quante novità sul fronte batterie

Rimango stupefatto da come possano venire fuori delle meraviglie solamente volendolo. Non voglio dire una bestemmia, ma a fronte dell’innalzamento tecnologico delle autovetture ‘per consumare il meno possibile si può anche dire: forse uno shock petrolifero sarebbe dovuto venire qualche anno fa. Qualcuno mi risponderà: a quel tempo le tecnologie non erano mature, io ribatto: anche adesso non lo erano, eppure iniziamo a vedere novità molto interessanti. Abbiamo iniziato a vedere le prime auto a batterie vere. Parlo delle Tesla per passare alla Chevrolet, alla Mercedes senza dimenticare le Toyota-Lexus e le prossime Renault-Nissan. Tutti gli altri hanno lanciato i sistemi Start and Stop ed inizia a farsi largo la tecnologia del recupero di energia in frenata. Le rivoluzioni vere, però, sono ancora lontane dal vedersi. Lo sono perché mancano degli accumulatori di carica, ovvero batterie, in grado di essere competitive a livello di rendimento ed efficienza. Negli anni Novanta si andava in giro con le batterie al piombo, ora si è passati al nichel, ma il futuro è nel litio in tutte le sue forme (polimeri, ioni, etc). Il Litio ha un ottima efficienza energetica, ma si può fare di più ed è il caso dell’ultima ricerca energetica lanciata in Giappone dove sono riusciti a ricavare delle batterie spesse mezzo millimetro e stampabili su semplici pellicole. E’ un esperimento effettuato nella Prefettura di Mie ed andrà avanti fino al 2011, ma tra le sue applicazioni vediamo il mondo dell’automobile (attratta dalla versalità d’uso degli stampati) e quella dell’energia solare (sarà possibile unire i pannelli fotovoltaici con gli accumulatori per dispositivi molto più compatti). Insomma, il prossimo futuro ci potrebbe riservare delle rivoluzioni in fatto di energia. Fonte: Omniauto.

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