C'era una volta il motore a ciclo Otto, rivoluzione della tecnica, capace di trasportare persone senza l'ausilio dei cavalli. I primi pedoni si spaventavano alla vista di questi mostri, non li conoscevano e ne avevano timore come se avessero visto il demonio. Poi vennero le automobili a tre ruote, quattro ruote e tutta una serie di mezzi di trasporto che fece accantonare miseramente la motricità animale. Le case costruttrici dei primi mostri vennero denominate car-maker, produttori di automobili, ed iniziarono una guerra a colpi di potenze specifiche, velocità, riprese, comfort, esclusività e prezzo. A oltre centodieci anni dalla diffusione di questa rivoluzione della tecnica se ne avvicinano altre, minori per portata epocale, sebbene consistenti anch'esse. Chi avrebbe mai pensato di poter passeggiare in centro e non sentire altro che il rotolamento degli pneumatici (tanto che le agenzie governative sono intervenute per chiedere un dispositivo rumoroso per segnalare la presenza delle automobili ai non vedenti)? Chi avrebbe mai pensato di poter attaccare la propria vettura alla presa della corrente? Io personalmente, fino a due anni fa, mi vedevo condannato a versare continuamente benzina o gasolio nel mio serbatoio. Ora, invece, potrò attaccare l'auto alla presa della corrente come ogni elettrodomestico.
Veniamo al dunque. Dopo anni di sperimentazione la Nissan ha deciso di lanciare la prima automobile completamente elettrica.
Si tratta della Leaf, termine inglese che significa foglia.
Si tratta di un autovettura particolare, senza motore a scoppio e con velocità massima di 140km/h. La potenza equivale quella di un piccolo motore benzina o diesel ovvero 80kw e 280Nm di coppia il tutto disponibile già a zero giri. Istantaneamente, in poche parole.
Le batterie sono l'ultimo ritrovato della tecnica, le ioni-litio, e sono sistemate sul fondo dell'automobile per abbassare il baricentro e concedere la qualità di guida il più possibile vicina a quella delle auto a
motor
e termico.
La capacità di carica 24kwh e 90kw di potenza massima rende possibile spostamenti nell'ordine dei 160km, come uno scooter di media cilindrata (che però si ricarica di benzina in due minuti). Proprio il punto della ricarica è un nodo fondamentale. La Nissan, insieme all'alleato Renault, ha firmato un alleanza strategica per la diffusione di una rete di ricarica rapida in mezza Europa e continua ad estenderla. Il procedimento, di cui tratterò sicuramente in un post dedicato, è quello di togliere le batterie per sostituirle con delle nuove alla stazione di servizio, per ricariche non più lunghe dei cinque minuti. Con sistemi dedicati si può ricaricare l'auto in appena 30 minuti, mentre alla presa domestica occorrono almeno 8 ore di ricarica per avere il pieno.
L'ultimo fronte è quello dei prezzi. La vettura, senza il motore termico, dovrebbe costare quasi come un auto a motore termico a detta del presidente di Nissan-Renault. Il quasi è un termine troppo relativo per essere definito, dunque occorrerà attendere per sapere quali saranno le sorti costruttive di questo particolare modello.
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