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26/07/09

Fiat Bravo 1.6Multijet 90cv, pochi consumi tanti incentivi

La Fiat è brava nelle auto piccole, quelle che una volta venivano chiamate utilitarie ed ora vengono denominate come "city-car", sempre meno al crescere della dimensione. Non è questione di non saperle fare, è una questione concettuale: in Fiat piccolo è bello. Nonostante ciò ci sono vetture che piacciono abbastanza, ad iniziare dai pianali. E' il caso della Fiat Bravo nelle sue varie declinazioni. Oggi vi facciamo fare una scorpacciata. Parlerò della Fiat Bravo Dynamic in due motorizzazioni, ritenute quelle più vendute, ovvero: la 1.6Mjt da 90 cavalli e la 1.4 benzina-Gpl da 90 cavalli. In questo posto parlerò della prima mentre la seconda verrà tratta nel prossimo (dove saranno presenti opinioni e caratteristiche della motorizzazione, escludendo l'allestimento incluso in questo post).



Motore
Il motore è l'ultima offerta in casa Fiat in fatto di Diesel. In un primo momento, infatti, la Fiat Bravo è stata lanciata solamente con il 1.6 diesel da 120 e 105 cavalli (motori molto validi) e con il motore superiore, ovvero il 2.0 Multiket da 165cv. La proposta si è arricchita verso il basso per sfruttare gli ecoincentivi operanti in numerosi Stati europei, che vogliono vetture a basso consumo ed a basse emissioni di anidrite carbonica. Insomma, volevano espressamente questo motore.
Fatti i dovuti calcoli si tratta di una rimappatura della centralina elettronica per tagliare potenza e coppia al motore, più degli impercettibili accorgimenti.
Stante a quanto leggo su internet l'intera famiglia di motori 1.6 è nata sul progetto del 1.9 Multijet, il motore meglio conosciuto della gamma Fiat Power Train (FPT), riducendone la cubatura totale ed anche le potenze specifiche (il 1.9 offre circa 150 cavalli di partenza per arrivare anche a 190 nella versione bi-turbo, mentre il 1.6 arriva al giorno d'oggi a 120 cavalli di massimale).
L'iniezione (a 1600 bar) è affidata al sistema Common-Rail (ideato dalla Fiat con la collaborazione della Bosch negli anni Novanta e montato sulla Lancia Libra nonché su altre vetture di questa categoria perla prima volta) di seconda generazione con quattro valvole per cilindro (sedici valvole totali) e distribuzione a cinghia dentata (minore rumorosità rispetto al sistema a catena presente sul 1.3Mjt sebbene sia più soggetta ad erosione).
Il propulsore è stato progettato molto bene e prevede anche l'integrazione del sistema per l'abbattimento del particolato (DPF) nelle vicinanze dei cilindri. Ciò aumenta la temperatura dei gas di scarico di passaggio nel DPF, diminuendo il gasolio necessario alla rigenerazione del filtro, abbattendo i consumi ed soprattutto le emissioni (anche il peso ne risente, essendo inferiore di circa 8 chilogrammi rispetto alla versione presente nel 1.9Mjt).
Nella versione da 90 cavalli, derivata direttamente da quella da 105 cavalli, è presente una turbina con geometria fissa in grado di sostenere validamente il motore a tutti i regimi di rotazione. Certo il 120 cavalli, con turbina a geometria variabile, spinge più forte, ma il motore è molto prestante. Coppia specifica di 290Nm a 1500 giri al minuto, la stessa presente sul 105 cavalli e picco di potenza posizionato a quota 4000, sebbene il motore non si dimostri vuoto dopo questa soglia tirando fino al limite della soglia rossa.
Sul fronte prestazioni la velocità massima è di 173km/h con accelerazione 0-100km/h in 13,1 secondi stando a quanto dichiarato dalla casa costruttrice. Consumi e tagliando sono ottimi: 5,8 l/100 km nel ciclo urbano, 3,9 l/100 Km nell’extra urbano, 4,6 l/100 Km nel ciclo combinato e il livello di emissioni di CO2 è di 120 g/km (abbastanza per chiedere gli incentivi governativi). I costi di manutenzione sono tagliati alla base con tagliandi ogni 35.000 km. La Fiat ha assoluta certezza dei propri prodotti diesel, tanto che nessun altro concorrente chiede la manutenzione del motore diesel in intervalli tanto ampi.
La vettura in strada si dimostra abbastanza docile e l'abbondante coppia in basso l'aiuta certamente nei movimenti a bassa velocità sebbene non sia una scattista nata. Comfort acustico assicurato, sicuramente maggiore delle versioni 1.9 Multijet.

Allestimento
La Fiat, da quando ha fatto la Cinquecento, ha fatto un salto di qualità sul fronte degli allestimenti sebbene non sia ancora alla pari nel comfort delle francesci (vedi Renault, Peugeot e Citroen) o a quello della perfezione negli assemblaggi delle tedesche (Opel e Volkswagen), in compenso offre adesso delle vetture molto valide sia sotto il profilo stradistico sia sotto il profilo tecnologico.
La tecnologia di bordo vede la cooperazione tra il Lingotto e la Microsoft per il sistema Blue&Me, così come con il sistema di controllo dei consumi elaborato dalla casa per migliorare i comportamenti stradali dei guidatori (che tra l'altro ha vinto alcuni importanti premi). La versione Dynamic, posizionata nel mezzo della gamma, presenta i window bag con il sistema Esp, i cerchi da 16", l'impianto autoradio CD di serie (lettore Cd con comandi al volante, casse acustiche da 40W, 4 altoparlanti + 2 tweeter, volante e pomello cambio in pelle, sedile passeggero regolabile in altezza, kit di cromature, specchietti in tinta carrozzeria, plancia effetto Carbon Look

Opinioni su internet
Le opinioni specifiche sul motore ce ne sono poche, ma sono positive. Economo, silenzioso e con una grande coppia in grado di muoverla con un filo di gas in pieno centro anche con le marce alte.
Sul profilo della qualità degli allestimenti le note stonate vengono dalla qualità dei sedili e dalle plastiche, ritenute non troppo all'altezza di una vettura Segmento C (ma stiamo parlando di una segmento C normale e non Premium, dunque prendiamo le opinioni sempre con le pinze). L'estetica è in linea con il family feeling della Fiat (vedi Fiat Grande Punto e Fiat Croma) mentre le note stonate si notano sull'abitabilità e visibilità posteriore. L'abitabilità è sacrificata dal poco spazio per le gambe ed un terzo passeggero appare abbastanza stretto in questa vettura, mentre il tetto spiovente penalizza i più alti.
Sul fronte visibilità: lo stesso tetto spiovente, i larghi montanti posteriori, l'assenza di sensori di parcheggio posteriori (si possono avere come optional) ed il lunotto piccolo penalizzano le manovre in retromarcia così come la semplice visione nello specchietto retrovisore (in molte occasioni è meglio affidarsi agli specchietti laterali).


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