Solo per scrivere il nome completo della vettura e dell’allestimento ci vuole mezz’ora, ma alla fine quello che contano sono solo le prime due: Alfa Romeo.
La prima domanda che si pone un alfista convinto appena approccia con questa nuova vettura di Arese (si può ancora targare così il biscione?) è se sia all’altezza delle sue antenate. Io ci sono stato e devo dire che tecnica a parte (dove i quadrilateri alti della mia mitica Alfa 147 sono un retaggio del passato) è un auto fantastica, degna del blasone.
Ormai è passato qualche tempo dal lancio e gli uomini marketing del Lingotto hanno iniziato le politiche di “ricordo” della vettura, aggiungendo ogni tanto una nuova versione o cambiato qualche configurazione negli allestimenti per far sentire i nuovi acquirenti “esclusivi”. Proprio per questa pratica, ed anche grazie all’evoluzione tecnica degli uomini FPT (Fiat Power Train) destinati allo sviluppo motoristico e delle trasmissioni che nei prossimi mesi dovremmo iniziare ad apprezzare la Giulietta anche con il cambio automatico a sei rapporti e doppia frizione a secco su un poco tutte le configurazioni motoristiche.
Veniamo al dunque. Alfa Romeo Giulietta 2.0 Mjt2 170cv Distintive con Premium e Sport Pack è una vettura relativamente costosa, che fa della completezza degli accessori e delle ottime finiture (quasi a livello delle germaniche) un punto di forza. Obiettivo sedurre quanti più automobilisti in Europa, e ci sta riuscendo, per riportare in auge il marchio.
Fin dal nome si mostrano le connessioni con la storia del marchio fatta di sensazioni e grande feeling di guida, cosa assicurata dall’ottimo lavoro in ambito sospensivo dove il MacPherson presente all’avantreno beneficia di alleggerimenti per l’uso di alluminio nella costruzione e di nuove boccole di ultima generazione in grado di smorzare le forze laterali in curva, rendendo agile il movimento. Sempre in tema di comparto sospensivo credo che il pregio di questa vettura stia anche al retrotreno, con un amico alla guida ho subito una virata brusca a sinistra in velocità e non si è notata la benché minima esitazione o alleggerimento nell’area del baule.
Conta ovviamente anche l’elettronica. In fase di prova il concessionario ci ha portato in strada chiusa, è andato verso gli 80km/h, ha lasciato il volante sulla strada sporca ed ha frenato con violenza. Io ero dietro, sul sedile posteriore, ed ho sentito il peso portarsi in avanti e l’intervento dell’elettronica è stato fantastico. La vettura ha frenato in poco spazio e non ha accennato neppure alla sbandata. Ottima prestazione.
Venendo sul fronte motore, devo dire che mostra una progressione degna di un benzina sebbene il contagiri con zona rossa a 5000rpm ti faccia ricordare che sei a bordo di un diesel. Neppure a livello di rumorosità ci si accorge di essere a bordo di un naftone, a 150km/h (sempre in zona chiusa al traffico pubblico) solo i fruscii aerodinamici permeavano e neppure troppo. Merito dell’evoluzione del Multijet, che ha reso questi motori un poco meno trattorini ed anche un pelo più parchi nei consumi, ma anche dell’ottima insonorizzazione della vettura.
Le mie lamentele vengono sugli interni dove il salto generazionale con la progenitrice (la Giulietta precedente, non l’auto che la Giulietta ha sostanzialmente sostituito ovvero l’Alfa Romeo 157) si nota. Chi voleva fare l’amore in auto passati era facilitato dall’assenza di qualsivoglia optional ed anche della semplicità nello scavallare da un sedile all’altro. Al massimo il freno a mano o la leva del cambio ti avrebbero fatto ricordare di essere a bordo. Oggigiorno è più semplice uscire nudi dall’auto entrare dall’altra portiera e farlo piuttosto che saltare il tunnel centrale, che non contiene l’albero di trasmissione (è una TA) bensì una parte dell’elettronica ed altre strutture deputate alla sicurezza dei passeggeri.
Sul fronte comfort di marcia e qualità di vita di bordo nulla da eccepire, dopo il commento ironico. Materiali di ottima qualità e sensazione di sicurezza a profusione con la linea di cintura alta delle portiere ed i sedili avvolgenti in stile sportivo.
Qualcosa da obiettare all’interno dell’Alfa Romeo Giulietta lo avrei soltanto per il navigatore a scomparsa, posizionato troppo in alto ed abbastanza ingombrante a fronte di un parabrezza non tra i più grandi al mondo (sarò poco obiettivo guidando solitamente una nuova C3 con un paio di metri di vetratura frontale?).
Concludo con i commenti sul DNA (Dynamic, Normal, All Weather). Sebbene conosco personalmente diverse persone che non hanno compreso a cosa serva, devo dire che è utilissimo. Chi ama Alfa Romeo lo porrà sicuramente su D in continuazione, anche solo per guardare le schermate del navigatore tingersi di rosso e leggere la pressione del turbo. Io l’ho provata in tutte e tre le configurazioni, sebbene sia pura goduria pigiare l’acceleratore e sentire il mondo intorno a te (D) apprezzo molto l’aiuto elettronico della modalità A ed anche il Normale spostamento da un punto A ad un punto B, se su un Alfa Romeo può esserci qualcosa di normale.
GRANDE!!!!
RispondiEliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaIo avrei intenzione di vendere la mia Audi A3 sportback del 2005 e aecquistare la Giulietta 2.0 JTDM 170 cv con cambio automatico.
Sono curioso ma un pizzichino diffidente, anche perché ho sempre avuto tedesche e mi sono trovato bene. Cosa potete dirmi?
Ciao. Io sono entrato sia sulla A3 Sportback odierna sia sulla Giulietta.
RispondiEliminaSinceramente dipende da cosa vuoi dall'auto.
Dal punto di vista dei motori ormai sono equipollenti, con la bilancia leggermente spostata verso la Giulietta. Entrambe, infatti, montano sistemi di iniezione common-rail (gli iniettori pompa la VW li ha mandati in soffitta) ed hanno un ottimo range di utilizzo.
Dal punto di vista degli interni la A3 è più razionale sebbene a livello di qualità costruttiva devo dire che in Alfa Romeo abbiano fatto passi da gigante.
La vera differenza la troverei nello stile di guida. Definirei "sicuro" quello della A3 mentre "emozionale" quello della Giulietta.
Perciò se badi alla razionalità degli interni, alla buona qualità costruttiva ed ad una discreta sportività vai su Audi, se badi ad interni più originali, ad una buona qualità costruttiva ad una sportività più marcata vai su Alfa Romeo.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao
Ti ringrazio, Elio.
RispondiEliminaPosso interpretare, sinteticamente, nel senso che comunque vada cado bene.
Forse stavolta darò fiducia al marchio italiano, vedrò cosa pensano i miei familiari.
Ciao.
Michele
Si, sono auto qualitativamente apprezzabili. Io ho sempre amato Alfa Romeo e devo dire che mi sento abbastanza soddisfatto del prodotto Giulietta. E' fatta bene, non costa molto, va bene per chi ama la sportività è tra le migliori del segmento (manca solo la trazione integrale o posteriore).
RispondiEliminaLa A3 è razionale, all'interno si trova quasi tutto a portata di mano, è più neutrale nell'impostazione di guida, ma di contro offre un abitabilità leggermente migliore. Sono auto dello stesso segmento, ma differenti tra di loro. Vai bene con entrambe, devi scegliere solo cosa vuoi esattamente dalla tua auto e poi farmi sapere le tue impressioni.
Ciao
Grazie, Elio.
RispondiEliminaHo chiesto ad Alfa un test-drive sulla Giulietta 170 cv diesel con cambio tct; se ne riparlerà in settembre.
Poi ti dirò le mie impressioni.
A proposito, come va il tct? Io sono desideroso di avere l'automatico, soprattutto da quando ho provato la BMW di mio fratello, con il nuovo automatico a otto rapporti. E' un sogno: rapidissimo nelle cambiate, dolce (quasi impercettibile), davvero eccezionale.
A presto.
Michele