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22/11/09

Diesel puliti, a quanto una media da 25km/l decente?

Ok, le normative sulle emissioni sono sempre più stringenti e forse un giorno riusciremo a salvare il pianeta. Fino a questo momento non leggo nulla di così tanto rivoluzionario. Si parla tantissimo di evoluzione tecnica dei motori, di miglioramenti sulle prestazioni, sui consumi, sulla coppia, sulla potenza. Poi, vai a leggere i dati dichiarati (gli effettivi sono sempre più alti) e vedi che la maggioranza delle vetture si posiziona tra i 10 ed i 20km/l, diesel compresi. Si contano sulle dita delle mani le auto che riescono a fare meglio, come la Volvo C30 1.6D Drive con Start&Stop. Non parliamo di auto microscopiche con il peso ridotto all’osso, ma delle vetture più vendute. Quelle per cui le case costruttrici si battono a suon di offerte varie. Le benzina normalmente non superano, o lo fanno di poco, i 15km/l mentre le diesel si trovano sui 17km a litro con alcuni casi di 20-21km a litro. Insomma, la rivoluzione dov’è? La mia 147, che spesso cito nel blog, del 2004 montava il JTD di prima specie e dichiarava in ciclo combinato un consumo di 17,2km/l. Il Multijet uscito subito dopo ne dichiarava 16,9km/l a fronte di migliori prestazioni sulla carta. A livello di consumi stiamo lì. Sono passati cinque anni e la paura per la crisi petrolifera ha sollevato la volontà di tutti i concorrenti di fare automobili pulite. Io dico che stiamo lontani. Elementi veramente in grado di stringere i consumi e le emissioni non vengono messi in commercio. Da un lato si parla di “downsizing” ovvero la riduzione della cubatura dei propulsori a parità di prestazioni per stringere sui consumi (maggiore efficienza e minore peso=migliori consumi), ma poi si fanno auto più alte e più larghe a cui bisogna regalare dei cerchi in lega leggera (che non pesano poco a dispetto del nome che portano) da 20’’ per avere una fiancata decente stilisticamente. Dove sono i cerchi da 15’’ di una volta con gomma /65 ed una grandissima da 17’’ con la spalla /45 o /40? Per non parlare delle 13’’ o 14’’ da donare alle auto con poca connotazione sportiva? I sedili sono divenuti giganteschi, pesano un bordello… dove sono gli studi sui materiali leggeri per i sedili, come quelli messi in evidenza da mamma Volvo qualche tempo addietro? Ho letto che mettendo una particolare patina sul parabrezza e sui cristalli laterali si ha bisogno di utilizzare pochissimo il tergicristallo per un intero anno, al termine del quale si mette un altra pellicola e passa la paura (fatto direttamente dalle case costruttrici, vedi Toyota Prius dura di circa 3 anni). Questo abbasserebbe un poco i consumi (insieme a fare anche i tergicristalli più aerodinamici). Si può obiettare sui costi di queste pellicole (50 euro compresa la manodopera), ma messa su tutte le auto diverrebbe un lavoro di routine con tanto di abbattimento dei costi. Tempo addietro la Citroen sperimentò la Diane con la ruota posteriore avvolta dalla carrozzeria. Era un esperimento aerodinamico e pare sia adatto per consumare meno carburante, perché con le ruote odierne sia run-flat sia tube-less che si forano molto meno non viene nuovamente sperimentata? Perché non vengono dappertutto dei cristalli fotoassorbenti (sia di colore scuro sia quelli che bloccano solo i raggi ultravioletti responsabili del riscaldamento) in modo da avere minore bisogno del climatizzatore d’estate? E così via. Voglio tacere in questo momento sugli altri tipi di mobilità, che in Italia vengono del tutto dimenticati o scartati e di cui l’intera nazione avrebbe bisogno per ridurre la propria dipendenza dalle fonti di approviggionamento esterno e di cui tratterò tra qualche tempo.

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