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09/07/09

Cambio della guarda in casa Seat, l'iniettore pompa lascia il posto al common rail sulla Ibiza

Sinceramente il retrotreno si può migliorare, ma gli interni sono semplici e solidi mentre il frontale esprime abbastanza aggressività da giustificare dei prezzi abbordabili. Stiamo parlando della Seat Ibiza, vettura non vendutissima in Italia, commercializzata fino a questo momento con una serie di motori vetusti frutto dei magazzini VW. Qualcosa, però, inizia a muoversi e, insieme alle versioni più "cattive" prossime al lancio, la Seat apre i battenti per i primi propulsori "COMMON RAIL".
Chi conosce la storia della casa, anzi del gruppo, sa bene che fino a qualche anno addietro il massimo della tecnologia era l'iniettore-pompa, in grado di erogare forti potenze agli alti regimi in cambio di una grande rumorosità. Il dispositivo, però, era giunto alla sua massima evoluzione e si è dovuti passare al sistema "Common-rail" ideato negli anni Novanta dal gruppo Fiat in collaborazione con la Bosch (ceduto poi a questi ultimi per i notori problemi di liquidità della casa).
Venendo al sodo, la Seat si presenta al pubblico con la motorizzazione 1.6 di cilindrata in grado di erogare 90 cavalli e oltre 200Nm di coppia. Il tutto con una maggiore corposità della potenza, nonché della coppia, ed una minore rumorosità (fino al 10 percento in meno).
Il tutto attendendo il lancio delle pepate: FR (Formula Racing), Cupra e Bocanegra. Tutte saranno spinte dal millequattro benzina bicompresso nelle versioni da 150 cavalli e da 180 cavalli, con cambio a doppia frizione sequenziale DSG e differenziale autobloccante.

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