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02/10/09

Ford Fiesta 1.2 16v 82cv Titanium, prezzi davvero bassi

Almeno 500 mila vetture per ogni segmento di produzione, questo il target per la sopravvivenza di una casa costruttrice sanzionato da Sergio Marchionne, l’eroe italo-svizzero-americano in grado di risanare i conti Fiat e di renderla una delle maggiori case produttrici del pianeta. In attesa di sapere come la Fiat raggiungerà queste quote in almeno tre settori (nel segmento A grazie alla Fiat Panda/500 raggiunge facilmente quella cifra, mentre nel Segmento B la Fiat Punto/Grande Punto/Punto Evo/Alfa Romeo Mito riesce a raggiungere il target mentre nel Segmento C occorrono novità di un certo rilievo) si deve dire che le sue parole sono molto ascoltate in America ed in Giappone. La Ford e la Mazda hanno seguito questo suggerimento per il Segmento B con le loro Ford Fiesta e Mazda Mazda 2 (di cui parlerò in una prossima serie di articoli). Il pianale è lo stesso e non solo ha vinto il premio di World Car 2008 con la Mazda2, ma riesce anche a svettare nelle classifiche di mezzo mondo. Solamente in Italia la Fiesta ha venduto da inizio anno (periodo Gennaio-Luglio, fonte Quattroruote) la bellezza di 64mila vetture mentre la Mazda2 si è accontentata du sike 5mila unità. In questo articolo mi occuperò della Ford Fiesta 1.2 16v da 82cv nell’allestimento Titanium, ovvero di un modello tra i più venduti. Nel prossimo post parlerò della Ford Fiesta 1.6 TDCi 16V 90CV con filtro anti particolato nell’allestimento Plus. Finirò il mio lavoro con una recensione sui motori 1.4 16v da 96cv con cambio automatico e del 1.4 Tdci da 68cv (entrambi con link al presente post o all’altro post per quanto riguarda allestimento, opinioni e problemi riscontrati in rete). Il post si articola in: Esterni, Interni, Motore – Trasmissione – Tecnologia, Consumi, Opinioni in rete


Esterni

Figlia del “kinetic design” la Ford Fiesta assume le dimensioni di autovettura compatta da città. La mia prima impressione, nel colore marrone, era di vedere un armadillo gigante, ma sinceramente la qualità dei lamierati (un poco per tutti a dire la verità) è migliorata parecchio ed il dinamisco dell’insieme è davvero sorprendete. Si stenta quasi a pensare sia tanto piccola. La parte anteriore aderisce alle ultime regole in fatto di investimento del pedone, con un parafango abbastanza verticale e diviso in due parti dalla barra porta targa. Le luci allungate fino al passaruote, insieme alla nervatura del cofano centrale, conferiscono dinamismo all’insieme (sebbene tale esperienza sia ormai riportata da diversi costruttori come nel caso, forse molto enfatizzato, della Peugeot 207). A livello delle ruote anteriori (nella parte antistante) vengono posizionati i due fendinebbia, affogati nel paraurti dello stesso colore della carrozzeria. La parte laterale vede una linea di raccordo anteriore-posteriore partente dalla parte alta del passaruote anteriore in grado di assorbire le maniglie delle portiere in modo abbastanza elegante. Un ulteriore scalino nella parte bassa, curvato verso l’alto in direzione posteriore chiude l’insieme. Posteriore: La parte posteriore è la parte più riuscita per il mio gusto, sebbene non sia uno dei più semplici (quasi come la Lancia Delta). Lo spoiler superiore include la terza luce stop a led fornendo una valida cornice al lunotto, inclinato in avanti. Le luci laterali incorniciano il portellone posteriore, e secondo me sarebbe stato quasi opportuno utilizzare una soluzione stile Opel Insigna per aumentarne la capacità di carico visto che le luci chiudono non poco l’imboccatura del portabagagli.


Interni

E’ qui la festa. La Ford Fiesta concede tutto il necessario per la sopravvivenza urbana a poco prezzo, sebbene la radio CD/MP3 non sia di serie su nessun allestimento (neppure in questo che è quello più completo). Comodi i comandi al volante per la gestione dell’impianto audio ed abbastanza semplice il sistema di connessione per l’iPod. I comandi centrali a forma di “tastiera di telefonino” sono abbastanza strani da vedere la prima volta, ma poi con l’abitudine sono anche semplici da utilizzare. Sono stato seduto nella parte anteriore e, sinceramente, lo spazio è abbastanza abbondante. Nella parte posteriore, invece, i più alti potrebbero avere qualche problemino con l’altezza o con lo spazio per le gambe (in linea con la maggioranza delle vetture di questo segmento, comunque). Impianto di climatizzazione molto potente. Gli strumenti hanno una grafica molto leggibile ed hanno giusto l’indispensabile presente nel quadro necessario per la visione. Credo sia un poco ostica la posizione del comando di gestione degli specchietti per la posizione in cui si trova.


Motore e trasmissione, consumi e tecnologia

Il motore è il classico Duratec conosciuto sulla maggior parte delle Ford. Distribuzione a cinghia dentata con 16 valvole (4 valvolve per cilindro) la cui mappatura rispetto alla precedente versione è cambiata, garantendo una maggiore potenza (ora 82 cavalli) con la possibilità di una maggiore coppia in fase di spunto sebbene il picco sia stato spostato in alto (4200 giri al minuto circa). Iniezione elettronica, base e testa del propulsore in lega leggera per abbassare il peso complessivo della vettura fanno il resto. E’ un motore molto affidabile, non il più potente in assoluto (basi pensare ai soli 114Nm di coppia disponibile) ed aspirato. Sotto il profilo del cambio è un cinque rapporti con frizione monodisco (di questi tempi, con i doppia frizione bisogna iniziare a specificare) che garantiscono uno scatto 0-100km/h di

12″75 per una velocità massima di

167 km/h. I consumi sono nell’ordine di 12 chilometri al litro reali. Sul fronte della tecnica si deve fare un plauso ai tecnici Mazda-Ford, che sono stati in grado di snellire il telaio di 40 chili pur con un aumento della rigidità della scocca nell’ordine del 10 percento. Il tutto con l’impiego di acciai ad alta resistenza per consentire un ottima sicurezza di guida all’utente finale. Servosterzo elettrico.


Opinioni su internet

Ecco la parte più difficile: trovare le opinioni. La maggioranza sono positive, in quanto i difetti si trovano solitamente a lungo andare e la vettura è in commercio da poco tempo. La stragrande maggioranza delle persone la vede come vettura abbastanza giovanile, poco costosa e con una qualità generale nella norma. I consumi non sono elevatissimi, sebbene qualche chilometro in più sarebbe stato opinabile, ma nel complesso la Ford Fiesta può considerarsi promossa.


01/10/09

Saab 9-3X, la promozione passa dalla comunità virtuale

Ed eccomi alla seconda parte del lavoro sulla Saab 9-3X. La casa scandinava ha deciso di fare le cose in grande per la sua nuova cross-over, vero sintomo di rinnovamento della gamma a cui presto seguirà anche la nuova 9-5. Il gruppo ha deciso di varare un minisito dedicato (è presente anche una pagina dedicata su Facebook) in cui è possibile anche condividere le proprie esperienze di guida a bordo della Saab. Una sorta di “uno per tutti e tutti per uno” lanciato dal gruppo. Sinceramente, è interessante sotto due profili. Il primo è che la condivisione delle proprie esperienze è sempre una cosa bella da vedere, in secondo luogo si vede realmente cosa un guidatore riesce a fare con la propria vettura. Quest’ultima non è una cosa da poco. Basti pensare alle possibilità di innovazione che possono seguire dall’acquisizione di simili esperienze. La partecipazione di tutti, che consentirà anche di trovare percorsi alternativi, consentirà lo sviluppo di un apposita applicazione iPhone, come avvenuto con successo da parte di altri modelli (vedi Seat Ibiza Cupra o Volkswagen Scirocco solo per nominarne due). Vi lascio con un video rilasciato dalla casa costruttrice per il lancio della propria Saab 9-3X:


Saab 9-3X, il classico diventa moderno

Devo essere sincero: sono rimasto stupito. Il mio piccolo blog di informazione amatoriale sul mondo dell’automobilismo è un piccolo blog. Mai avrei pensato di venire contattato da una azienda pubblicitaria per dire la mia sul nuovo modello Saab, la 9-3X. Sono contento, sia per l’onore ricevuto sia perché è una autovettura degna di nota. Scinderò il mio intervento in tre parti: esterni, tecnica e interni. E come tutte le rose, anche in questa recensione ci sono delle spine, poche sebbene ci siano. Successivamente parlerò nel dettaglio della campagna pubblicitaria, con tanto di concorso, lanciato dalla Saab in occasione del lancio del suo ultimo modello.


Esterni


Linee semplici, pulite e con la muscolatura in rilievo. Non un culturista oppure una scultura barocca bensì una figura a tutto tonto classica, ben proporzionata e con le parti importanti degne degli atleti olimpici. Sono sopreso in positivo dalla bellezza esterna della vettura. La calandra riflette il family feeling della casa scandinava, con l’

ultima elaborazione del concetto aeree delle proprie linee. Muso lungo proteso in avanti per migliorare la penetrazione nello spazio e per concedere i giusti centimetri ad ogni eventuale impatto. Il lato mostra una linea tesa, di raccordo con il confano anteriore, appena superiore alle maniglie porte a creare uno scalino tra la parte della finestratura e quella bassa, conferendo dinamismo all’

insieme. Buona l’

idea di lasciare ben quattro vetri sul lato per concedere il massimo in termini di angolo visivo al guidatore. Sicura sotto questo profilo. La parte che preferisco è il lato B, il posteriore. Lunotto inclinato con spoiler sporgente (integra anche la terza luce di stop), con una cornice argentea a separare questo dal cofano posteriore. Il logo Saab nella parte posteriore regale una specie di fiocco all’

insieme. La vettura è arricchita da materiali resistenti per la copertura delle parti delicate, ovvero la parte bassa ed i passaruote, come si vuole per una auto pronta anche per un leggero off-road. Belli i doppi scarichi posteriori circolari con la protezione centrale di colore diverso dai parafanghi.

Tecnologia


Motori puliti sia turbo diesel ed a benzina, con tanto di opzione per il bio-etanolo E85. Il motore E85 è il primo caso di motore a benzina turbo in grado di utilizzare l’etanolo (sostanza di cui sentiremo sempre più parlare sebbene in Italia non sia presente una rete distributiva in grado di sostenere un eventuale utilizzo) combinato alla trazione integrale. Il motore è stato costruito in alluminio per contenere il peso complessivo dell’unità propulsiva e sfrutta l’esperienza decennale Saab sui motori turbo (la casa scandinava utilizzava il turbo già negli anni Ottanta quando anche la Formula uno decise di toglierli per motivi di sicurezza). Cambio manuale a sei marce per combinare le ottime prestazioni nel rispetto dell’ambiente ad una guida sportiva degna di una vettura di questo genere. Per chi preferisce il ciclo Diesel al ciclo Otto può optare per il motore turbo diesel twin-stage da 180 cavalli Saab, dovendo rinunciare (pare sia per motivi tecnici) alla trazione integrale in favore di quella anteriore. Anche in questo caso si può avere il cambio manuale a sei marce oppure un automatico sempre a sei marce (optional anche per il motore benzina). Passiamo alla perla di questa vettura: la trazione integrale. Il sistema integrale progettato dalla Saab per la Saab 9-3X utilizza le sofisticate frizioni Haldex di quarta generazione per la ripartizione della potenza tra l’assale anteriore e l’assale posteriore. Un sistema in grado di reagire alle perdite di aderenza in appena 80 millisecondi (0,080 secondi) ovvero in un batter d’occhio. Leggendo in rete i pareri di persone più esperte di me, è un sistema davvero fenomenale. Non ripartisce la potenza solamente tra avanti ed indietro, ma è in grado di ripartire la stessa anche tra la singola coppia di ruote. Ovvero: poca aderenza anteriore? La potenza viene trasferita dietro e tra le due ruote posteriori riceve maggiore aderenza quella con maggiore presa. Insomma, la 9-3X è un cross-over che getta il guanto di sfida a vetture ben più specialiste di lei. Passiamo al fronte della sicurezza. Poggiatesta attivi di seconda generazione (si spostano in alto ed in avanti in minor tempo per intercettare la testa dei passeggeri, impedendo il classico colpo di frusta), EBD (controllo elettronico di stabilità, obbligatorio in Europa per tutte le vetture nuove da qualche tempo), ABS (antibloccaggio delle ruote in frenata), CBC (controllo di frenata in curva), EBA (assistenza alla frenata di emergenza), sistema di controllo della pressione degli pneumatici, fari supplementari anteriori, fari adattivi allo Xenon (doppio), controllo dello spostamento del carico, innovazione tecnologica sul tamponamento anteriore, sistema di assistenza al parcheggio.


Interni

Ecco, questo per me è il peccato di questa vettura. La nota dolente. Gli interni. Per carità Saab è conosciuta in tutto il mondo per la grande qualità delle finiture e per i buoni materiali utilizzati nei rivestimenti, altrimenti non potrebbe competere per nulla con vetture di origine germanica. Solamente credo che un ringiovanimento generale degli interni, in stile 9-5 di prossima generazione, avrebbe conferito un tono maggiore all’insieme. Dalle foto in internet della 9-3 (da cui derivano gli interni) si denota come questi siano vicini al family feeling della casa, con una prevalente impostazione verso il guidatore (come del resto deve essere, in auto il passeggero è il passeggero e a comandare deve essere il guidatore!).